Mandibola sana asportata: errore in sala operatoria

Errore Medico: Mandibola Asportata a 35enne Romano per Cisti Benigna

Tragedia sfiorata per un 35enne romano, al quale è stata asportata una parte della mandibola a seguito di una diagnosi errata. L'uomo, sottoposto ad intervento chirurgico per un presunto tumore, si è invece scoperto affetto da una semplice cisti benigna. L'errore, di gravissima portata, è emerso a seguito di un'analisi più approfondita del tessuto prelevato.

Secondo quanto riferito da fonti vicine al paziente, l'incidente si sarebbe verificato presso una struttura sanitaria della Capitale. La diagnosi iniziale, basata su una biopsia, aveva indicato la presenza di un tumore maligno che necessitava di un intervento chirurgico immediato. L'operazione, complessa e delicata, ha portato all'asportazione di una parte significativa della mandibola.

Successivamente, però, un confronto con i referti di un secondo laboratorio ha rivelato un'incongruenza fondamentale: la biopsia analizzata inizialmente non corrispondeva effettivamente al campione prelevato dal paziente. Si è scoperto, infatti, uno scambio di biopsie, un errore umano dalle conseguenze devastanti. L'analisi del campione corretto ha dimostrato la presenza di una cisti benigna, non necessitante di intervento chirurgico così invasivo.

La notizia ha suscitato forte indignazione tra i cittadini e ha sollevato serie questioni riguardo alle procedure di controllo e alla sicurezza all'interno delle strutture sanitarie. L'uomo, ora costretto a un lungo percorso riabilitativo per recuperare la funzionalità della mandibola, sta valutando la possibilità di intraprendere azioni legali contro la struttura ospedaliera responsabile dell'errore.

L'accaduto sottolinea l'importanza di procedure rigorose e di controlli accurati in ogni fase del processo diagnostico e chirurgico. Un errore di questo tipo, con conseguenze così gravi, non può essere sottovalutato e richiede un'indagine approfondita per accertare le responsabilità e per evitare che simili episodi si ripetano in futuro. La vicenda evidenzia la necessità di migliorare i protocolli di gestione delle biopsie e di rafforzare i sistemi di controllo qualità nelle strutture sanitarie, per garantire la sicurezza dei pazienti.

La famiglia del 35enne si è detta profondamente scossa dall'accaduto e ha espresso la speranza che si faccia piena luce sulla vicenda e che vengano prese misure per evitare che tragedie simili si ripetano. L'avvocato della famiglia ha annunciato l'apertura di un'azione legale. Istituto Superiore di Sanità e altre organizzazioni sanitarie stanno monitorando la situazione.

(20-02-2025 14:17)