Chiamata al 113: violenza domestica

Quattordicenne chiama il 113: "Mio padre picchia me e mia madre"

Una telefonata straziante, quella ricevuta ieri dalla Sala Operativa del 113. Un ragazzo di quattordici anni, con la voce rotta dalla paura e dalle lacrime, ha denunciato le continue violenze domestiche subite da lui e dalla madre ad opera del padre. “Venite a casa, il babbo picchia me e la mamma”, ha sussurrato al telefono, descrivendo una situazione di terrore e disperazione.

La chiamata, giunta nel tardo pomeriggio, ha immediatamente mobilitato gli agenti che si sono recati sul posto. Al loro arrivo, hanno trovato una scena agghiacciante: la madre del ragazzo, ferita e visibilmente provata, e i quattro fratellini più piccoli, terrorizzati e in stato di shock. Il quattordicenne, coraggioso oltre misura, ha raccontato ai poliziotti le violenze ripetute che hanno segnato la vita della sua famiglia. Ha descritto con dettagli agghiaccianti episodi di aggressioni fisiche, momenti di terrore vissuti quotidianamente. La sua testimonianza è stata determinante per l'arresto del padre, accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.

La situazione dei minori è ora al centro dell'attenzione delle autorità. I quattro bambini, di età compresa tra i due e gli otto anni, sono stati affidati ai servizi sociali e attualmente si trovano in una struttura protetta, dove riceveranno assistenza psicologica e cure adeguate. Il loro stato di salute, sia fisico che psicologico, è monitorato costantemente. L'assistenza non si limita all'aspetto immediato: sono già stati avviati percorsi di supporto specifici per affrontare il trauma subito. Un'equipe multidisciplinare, composta da psicologi e assistenti sociali, sta lavorando per garantire loro un futuro sereno e lontano dalle violenze subite.

Questo caso drammatico, purtroppo, non è un'eccezione. Le violenze domestiche rappresentano una piaga sociale ancora troppo diffusa. È fondamentale ricordare che esistono strumenti e risorse per chi vive situazioni di pericolo. Il numero 1522, il numero verde contro la violenza sulle donne, è attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e offre ascolto, consulenza e supporto a tutte le vittime. Chiunque si trovi in una situazione simile, non deve esitare a chiedere aiuto. È importante rompere il silenzio e denunciare, per tutelare sé stessi e i propri cari.

La storia di questo quattordicenne coraggioso ci ricorda l’urgenza di una maggiore sensibilizzazione e di un intervento più incisivo contro la violenza domestica. Speriamo che questo caso possa essere un ulteriore monito per promuovere una cultura del rispetto e della non violenza, in grado di garantire a tutti, e soprattutto ai più vulnerabili, un futuro libero dalla paura.

(24-02-2025 04:00)