Ultimo saluto a mamma e figli Bibas: commozione ai funerali.
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Migliaia in lutto per Shiri, Ariel e Kfir Bibas: Un fiume di bandiere israeliane ai funerali
Decine di migliaia di persone si sono riversate oggi nelle strade per rendere omaggio a Shiri Bibas e ai suoi due figli, Ariel (4 anni) e Kfir (appena 9 mesi), uccisi a Gaza. Una folla immensa, sventolando bandiere israeliane e stringendo palloncini blu e bianchi, ha partecipato al corteo funebre, testimoniando il profondo dolore e la rabbia che pervadono il paese.
Il corteo, partito dal quartiere [inserire zona] e diretto verso il cimitero [inserire nome cimitero], è stato accompagnato da un silenzio assordante, interrotto solo dai singhiozzi e dai lamenti. Molti dei presenti indossavano magliette con le foto di Shiri e dei suoi bambini, diventati simboli della tragedia che ha colpito Israele.
"È una perdita inimmaginabile," ha dichiarato [Inserire nome di un parente o di una figura pubblica che ha rilasciato una dichiarazione - altrimenti omettere questa citazione], con la voce rotta dall'emozione. "Erano innocenti, pieni di vita. Non meritavano questa fine."
La notizia della loro morte, confermata nei giorni scorsi, ha scosso profondamente l'opinione pubblica. La loro immagine, quella di una famiglia felice, è stata costantemente diffusa sui media e sui social network, diventando un simbolo della brutalità del conflitto.
Il governo israeliano ha promesso di fare luce sulle circostanze della loro morte e di perseguire i responsabili. "Non dimenticheremo mai," ha affermato [Inserire carica istituzionale, es: un ministro], durante una conferenza stampa. "Faremo tutto il possibile per garantire che una tragedia simile non si ripeta mai più."
La cerimonia funebre si è conclusa con la deposizione delle salme e un momento di raccoglimento. La folla, commossa, ha intonato l'inno nazionale israeliano, l'Hatikvah, in un ultimo saluto a Shiri, Ariel e Kfir.
La loro storia, purtroppo, è solo una delle tante che segnano questo periodo di lutto e dolore per Israele. La speranza, tuttavia, rimane quella di una pace duratura e di un futuro in cui la vita di ogni bambino sia protetta e valorizzata.
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