Il dolore di Cutro: le scuse della Cei

Cutro, una veglia di dolore e silenzio: 35 minorenni tra le vittime del naufragio

Cutro, 26 Febbraio 2024 - Un silenzio assordante, rotto solo dal pianto sommesso e dal crepitare delle candele. Così si è svolta la veglia di preghiera a Cutro, a pochi metri dal luogo della tragedia che ha spezzato la vita di decine di migranti, tra cui ben 35 minorenni. Sopravvissuti e parenti delle vittime si sono stretti attorno alle foto dei loro cari, ai pochi oggetti personali scampati all'acqua, cercando di dare un senso all'immane dolore.

"È come se il buio di quella notte, il buio in cui la barca è affondata a pochi metri dalla riva, fosse tornato a circondare le nostre vite", ha sussurrato una donna, mostrando una fotografia sbiadita di un giovane ragazzo, il suo sorriso spento dalla tragedia. Intorno a lei, altri familiari sfogliavano album, mostrando le immagini di volti giovanissimi, strappati alla vita troppo presto. Oggetti semplici, un giocattolo di legno, un braccialetto, un paio di scarpe piccole, sono diventati simboli di una vita interrotta, di sogni infranti.

L'atmosfera era carica di una sofferenza palpabile, una disperazione che andava oltre le parole. Le candele, accese una per ogni vittima, illuminavano debolmente i volti straziati dal dolore, creando un'atmosfera surreale, un contrasto stridente tra la serenità del paesaggio costiero e la tragedia che lo ha macchiato per sempre. La veglia, un momento di raccoglimento e commemorazione, è servita anche a ribadire la necessità di giustizia e di una maggiore attenzione al dramma delle migrazioni.

Il vice presidente della Conferenza Episcopale Italiana, intervenuto alla veglia, ha espresso parole di profondo dolore e vicinanza alle famiglie colpite, chiedendo pubblicamente perdono per l'impreparazione di fronte a una tale tragedia. "Vi chiedo perdono", ha detto, con la voce rotta dall'emozione, riconoscendo l'insufficienza delle risposte date a questo dramma umanitario. Le sue parole, cariche di commozione, hanno trovato eco nel silenzio, quasi una promessa di un futuro in cui simili tragedie possano essere evitate.

La veglia a Cutro non è solo un ricordo del passato, ma un monito per il futuro, un appello affinché si ponga fine al traffico di esseri umani e si lavori per garantire percorsi sicuri e legali per chi cerca rifugio e speranza.

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(26-02-2025 13:27)