Gaza, spiraglio di pace svanito: Hamas rifiuta l'accordo, Israele annuncia stop ai rifornimenti.
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Hamas Dice No: Saltano i Negoziati per la Tregua a Gaza, Israele Prende Misure Drastiche
Gaza, 15 Maggio 2024 - La speranza di una tregua duratura a Gaza si è infranta contro il muro di un rifiuto categorico da parte di Hamas. Nonostante le intense mediazioni, coordinate dall'inviato statunitense Witkoff, che aveva proposto una pausa nei combattimenti per l'intera durata del Ramadan, i miliziani hanno dichiarato: "No, ora inizi la fase due". Questa decisione segna una svolta critica nel conflitto, alimentando ulteriori timori per la popolazione civile.
La proposta di Witkoff, considerata da molti l'ultima chance per evitare un'escalation incontrollata, prevedeva la liberazione di ostaggi in cambio di una sospensione delle operazioni militari israeliane. Il rifiuto di Hamas ha immediatamente scatenato una dura reazione da parte di Israele, che ha annunciato nuove misure restrittive, tra cui il blocco dell'invio di cibo a Gaza. "Basta cibo a Gaza", è stata la dichiarazione ufficiale, una mossa che solleva gravi preoccupazioni umanitarie.
La "fase due" annunciata da Hamas non è stata ancora definita nei dettagli, ma si teme che possa implicare un'intensificazione degli attacchi e una maggiore destabilizzazione della regione. L'ONU ha espresso profonda preoccupazione per la crescente crisi umanitaria a Gaza, sottolineando che la popolazione è allo stremo e che ulteriori restrizioni all'accesso al cibo potrebbero portare a una catastrofe. Organizzazioni umanitarie come la Croce Rossa Italiana si sono dette pronte ad intervenire, ma l'accesso all'area rimane estremamente difficile a causa del blocco.
La situazione rimane fluida e le prossime ore saranno cruciali per capire se ci saranno margini per una ripresa dei negoziati. La comunità internazionale è sotto pressione per trovare una soluzione che possa fermare l'escalation della violenza e alleviare le sofferenze della popolazione civile.
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