Arresto per droga e prostituzione: coinvolti Stefania Nobile e l'ex Davide Lacerenza
Blitz a Milano: Stefania Nobile e Davide Ariganello arrestati, sequestrata la Gintoneria
Un'operazione antidroga e contro lo sfruttamento della prostituzione ha portato all'arresto di Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, e Davide Ariganello, collaboratore della nota Gintoneria di Milano, locale frequentato da personaggi vip. Il locale è stato sequestrato dalle autorità.
L'inchiesta, condotta dalla procura di Milano, ha svelato un giro di affari illeciti che coinvolgeva non solo la vendita di bevande, ma anche la fornitura di droga ed escort ai clienti. Secondo quanto emerso, la Gintoneria, oltre alla sua attività apparentemente legale, fungeva da punto di ritrovo per un traffico di sostanze stupefacenti e per la gestione di un giro di prostituzione.
Oltre a Stefania Nobile e Davide Ariganello, sono stati arrestati anche Stefania Nobile e il suo ex, Davide Lacerenza, entrambi accusati di traffico di droga e sfruttamento della prostituzione. L'operazione ha portato al congelamento di beni per un valore di 900.000 euro.
Le indagini, durate diversi mesi, si sono avvalse di intercettazioni telefoniche e ambientali, testimonianze e pedinamenti, che hanno consentito di ricostruire dettagliatamente le modalità operative del gruppo criminale. L'attività investigativa ha permesso di accertare un fitto intreccio di rapporti tra i soggetti coinvolti e una rete di contatti che garantiva l'approvvigionamento di droga e la gestione delle prestazioni sessuali.
Il sequestro della Gintoneria rappresenta un duro colpo al mondo della malavita organizzata che si cela dietro attività apparentemente lecite. L'operazione dimostra l'efficacia dell'azione delle forze dell'ordine nel contrastare fenomeni criminali anche in contesti apparentemente eleganti e di alto livello.
L'inchiesta è ancora in corso e non si escludono ulteriori sviluppi e possibili altri arresti. Le indagini si concentrano ora sull'individuazione di eventuali altri complici e sull'accertamento dell'esatta portata delle attività illecite svolte all'interno del locale.
La notizia ha suscitato un vasto clamore mediatico, alimentando il dibattito sulle infiltrazioni criminali nel mondo della movida milanese e sull'importanza di rafforzare i controlli per prevenire e contrastare simili attività.
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