Crisi ucraina: l'UE fa da paciere e Kiev blinda le terre rare grazie all'intesa con Trump.

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Ucraina, Bertoldi (Istituto Friedman): "Mediare, non militarizzare. Trump e le terre rare? Una garanzia"

Le sorti del conflitto in Ucraina dipendono dalla capacità dell'Unione Europea di assumere un ruolo attivo di mediazione, piuttosto che alimentare ulteriormente la militarizzazione. Questo è il monito lanciato da Alessandro Bertoldi, direttore esecutivo dell'Istituto Milton Friedman e affermato esperto di geopolitica, in un'intervista esclusiva.
Bertoldi sottolinea come l'escalation bellica rischi di allontanare sempre più una soluzione pacifica, auspicando invece un'intensificazione degli sforzi diplomatici per favorire un dialogo costruttivo tra le parti.
"L'Europa ha il dovere di porsi come ponte tra i contendenti," spiega Bertoldi. "Continuare a inviare armi non farà altro che prolungare la sofferenza e la distruzione. Dobbiamo concentrarci sulla diplomazia, sull'offerta di garanzie di sicurezza e su incentivi economici per ambo le parti."
Un punto cruciale, secondo l'esperto, è la questione delle terre rare. Recentemente, si è discusso di un possibile accordo tra l'amministrazione Trump e l'Ucraina per lo sfruttamento di questi minerali strategici.
"Un accordo del genere," commenta Bertoldi, "potrebbe rappresentare una garanzia importante per Kiev, sia dal punto di vista economico che geopolitico. L'accesso a risorse strategiche rafforzerebbe la posizione dell'Ucraina nel lungo termine e le fornirebbe maggiore autonomia."
Tuttavia, Bertoldi avverte che tale accordo non deve in alcun modo essere visto come una soluzione al conflitto, ma piuttosto come un tassello in un quadro più ampio che deve necessariamente includere un processo di pace negoziato. La chiave, conclude Bertoldi, resta la volontà politica di tutte le parti coinvolte di sedersi al tavolo e trovare una soluzione sostenibile che tenga conto degli interessi di tutti.

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(04-03-2025 10:38)