Rinforzo della Marina: Credendino chiede 9.000 reclute per fronteggiare nuove minacce
Ammiraglio Credendino: "Serve una rete di sorveglianza subacquea e 9000 uomini in più per la Marina"
L'Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare italiana dal 6 novembre 2021, lancia un allarme sulla sicurezza nazionale. In una recente intervista, ha sottolineato l'importanza strategica del mare per l'Italia, evidenziando la necessità di un potenziamento significativo delle forze navali."Il 70% delle materie prime si trova nei fondali marini," ha dichiarato l'Ammiraglio Credendino, "e questo rappresenta una risorsa strategica fondamentale per il nostro Paese. Per proteggere questi giacimenti e prevenire eventuali sabotaggi o attività illecite, è assolutamente indispensabile investire in una moderna e capillare rete di sorveglianza subacquea."
L'Ammiraglio ha poi affrontato la questione del personale, sottolineando la necessità di un urgente incremento delle risorse umane: "La Marina Militare deve essere in grado di rispondere alle nuove minacce, sempre più complesse e sofisticate. Per questo motivo, riteniamo necessario un aumento di circa 9000 unità del personale."
Questa dichiarazione evidenzia la crescente preoccupazione per la sicurezza marittima italiana, in un contesto geopolitico internazionale sempre più instabile. L'Ammiraglio Credendino ha chiaramente indicato la necessità di un significativo investimento sia in tecnologie avanzate per la sorveglianza sottomarina, sia in risorse umane altamente specializzate. La sua richiesta di 9000 nuovi uomini rappresenta una sfida importante per il governo, ma un investimento strategico cruciale per garantire la protezione delle risorse nazionali e la sicurezza del paese.
La richiesta dell'Ammiraglio pone l'accento sulla necessità di una riflessione approfondita sulle priorità della Difesa nazionale e sull'importanza di un impegno concreto per modernizzare e rafforzare la Marina Militare italiana, garantendo così la protezione degli interessi strategici del Paese nel Mediterraneo e al di là.
Il tema della sicurezza marittima e la necessità di proteggere le risorse nazionali dai rischi crescenti, sia di natura criminale che di potenziale conflitto, diventano così di primaria importanza nell'agenda politica nazionale.
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