Gap pensionistico di genere: 533 euro nel 2023, e la forbice si allarga

Pensioni: il divario di genere si allarga, 553 euro di differenza nel 2023

Il divario pensionistico tra uomini e donne in Italia continua ad essere un problema drammatico. Secondo un'analisi della FABI, nel 2023 la differenza media mensile tra le pensioni percepite è salita a 553 euro, con un aumento di 37 euro (+7,17%) rispetto ai 516 euro del 2022. Un dato che evidenzia una situazione di crescente iniquità.

L'analisi della FABI dipinge un quadro preoccupante: le donne lavoratrici dipendenti ricevono in media 1.008,3 euro al mese, mentre gli uomini percepiscono 1.561,3 euro. Questo si traduce in un gap del 35,4%, una forbice enorme che riflette profonde disuguaglianze nel mercato del lavoro e nel sistema previdenziale.

Le cause di questo divario sono complesse e multifattoriali. Tra le principali, si possono citare la maggiore presenza delle donne in settori con retribuzioni più basse, la maggiore incidenza di contratti a tempo parziale e la maggiore frequenza di interruzioni della carriera per motivi di cura familiare. Queste situazioni, purtroppo, si traducono in contributi previdenziali inferiori e, di conseguenza, in pensioni più basse.

La FABI sottolinea l'urgenza di interventi strutturali per colmare questo divario. Sono necessarie politiche attive per promuovere l'uguaglianza salariale, incentivare la partecipazione femminile al mercato del lavoro in settori ben retribuiti e rafforzare i sistemi di sostegno alla genitorialità e alla conciliazione vita-lavoro. Solo così si potrà garantire un futuro pensionistico più equo e dignitoso per le donne italiane.

È fondamentale, inoltre, che le istituzioni prendano in seria considerazione questo problema e mettano in campo azioni concrete per affrontare le radici del problema, non solo con interventi tampone, ma con una riforma strutturale del sistema previdenziale che tenga conto delle specificità del lavoro femminile e delle esigenze delle donne.

Per approfondire la questione e consultare il report completo della FABI, si consiglia di visitare il sito www.fabi.it (si consiglia di verificare la presenza dell'informazione sul sito al momento della consultazione).

(07-03-2025 09:04)