Dazi Ue-Usa: Trump alza la posta, Von der Leyen pronta al dialogo

Trump torna alla carica: minaccia dazi Ue, la replica di Von der Leyen

L'ex presidente americano Donald Trump alza nuovamente la posta in gioco nei confronti dell'Unione Europea, minacciando l'introduzione di dazi del 200% su vini e champagne.
Una dichiarazione che ha immediatamente suscitato reazioni a Bruxelles, con la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen che si è detta aperta al dialogo e alla negoziazione.

La minaccia di Trump, lanciata attraverso i suoi canali social, riprende un tema caro all'ex inquilino della Casa Bianca: la lotta commerciale contro l'Europa. Non sono stati specificati dettagli sulla tempistica o sulle modalità di applicazione di questi dazi, ma la gravità della misura prospettata è evidente. Si tratta, infatti, di un'azione che colpirebbe duramente settori importanti dell'economia europea, con ripercussioni potenzialmente devastanti per le aziende del settore vitivinicolo, in particolare quelle italiane, francesi e spagnole, fortemente esportatrici sui mercati americani.

"Siamo pronti a sederci al tavolo e a discutere con gli Stati Uniti", ha affermato von der Leyen in una breve dichiarazione rilasciata dalla sua portavoce. La presidente della Commissione ha sottolineato la volontà dell'Ue di trovare una soluzione diplomatica, evitando escalation commerciali. La risposta di Bruxelles sembra orientata a evitare un confronto aperto, preferendo la via del negoziato per cercare di dirimere la questione evitando danni economici reciproci. Resta da capire quali siano le motivazioni precise che hanno spinto Trump a rilanciare questa minaccia. La sua dichiarazione non fornisce dettagli specifici sul perché abbia ritenuto opportuno riaccendere la disputa commerciale con l'Europa.

Il settore vitivinicolo europeo attende con apprensione gli sviluppi della situazione. Le aziende, già alle prese con le sfide economiche globali, potrebbero subire un duro colpo in caso di effettiva applicazione dei dazi. L'incertezza creata da queste dichiarazioni si ripercuote pesantemente sui mercati, creando instabilità e preoccupazione tra gli operatori del settore. Le associazioni di categoria si sono dette pronte a monitorare attentamente l'evolversi della situazione e a chiedere interventi istituzionali per tutelare gli interessi delle aziende europee.

La vicenda dimostra ancora una volta la complessità dei rapporti commerciali transatlantici e la necessità di una costante attenzione da parte delle istituzioni europee per difendere gli interessi dell'Unione Europea nel contesto globale. La risposta di Von der Leyen rappresenta un primo passo verso il dialogo, ma la strada per una soluzione definitiva rimane ancora lunga e incerta. Le prossime settimane saranno cruciali per capire se si riuscirà a evitare una nuova guerra commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea.

(13-03-2025 00:27)