Il ricordo di Moro: impegno contro la violenza, afferma Piantedosi

Il ricordo di Moro: impegno contro la violenza, afferma Piantedosi

45° Anniversario del Rapimento Moro: Un ricordo indelebile

Oggi ricorre il 45° anniversario del rapimento di Aldo Moro, avvenuto il 16 marzo 1978 in via Fani a Roma. Un evento che ha scosso l'Italia nel profondo, lasciando un segno indelebile nella storia della Repubblica. Le Brigate Rosse, con un'azione di violenza inaudita, uccisero i cinque uomini della scorta di Moro e lo sequestrarono. La notizia, diffusa rapidamente, gettò il paese nel panico e nell'incertezza.

Cinquantacinque giorni di angoscia, di trattative fallite e di un clima di tensione palpabile. Il silenzio della prigionia, interrotto solo dalle dichiarazioni politiche delle Brigate Rosse, contrapposte alla fermezza del governo che rifiutò qualsiasi trattativa. Poi, il ritrovamento del corpo senza vita di Aldo Moro nel bagagliaio di una Renault 4 rossa in via Caetani, il 9 maggio 1978. Un'immagine che ancora oggi suscita profondo dolore e sgomento. Aveva 61 anni. Un uomo politico, uno statista, vittima di una violenza cieca e ideologica.

Il Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, in occasione di questo triste anniversario, ha dichiarato: "La memoria di quel tragico evento è un monitor per rafforzare il nostro impegno nella lotta contro ogni forma di terrorismo e violenza politica". Le parole del Ministro sottolineano l'importanza di ricordare e di non dimenticare il sacrificio di Aldo Moro e dei suoi uomini della scorta: Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi. Le loro vite furono spezzate dalla follia delle Brigate Rosse, in nome di un'ideologia che ha lasciato solo sofferenza e dolore.

La commemorazione di oggi non è solo un atto di pietà, ma un momento di riflessione sul ruolo delle istituzioni, sulla necessità di contrastare ogni forma di estremismo e sull'importanza della memoria collettiva come strumento per costruire un futuro più sicuro e democratico. Ricordare Aldo Moro significa ricordare il valore della democrazia e il prezzo della libertà. La sua eredità politica e umana rappresenta un faro per le future generazioni, un monito contro la violenza e un'esortazione a custodire i valori della convivenza civile.

In questo giorno di commemorazione, è doveroso ricordare l'impegno delle forze dell'ordine, che hanno operato incessantemente per tentare di liberare Moro, e riflettere sul delicato equilibrio tra sicurezza e libertà in una società democratica. La tragedia di via Fani continua ad essere un monito, un costante richiamo alla responsabilità civile e istituzionale.

(16-03-2025 10:16)