Budapest mette al bando il Pride: scudo sui minori dalla dottrina Lgbtq+.

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BUDAPEST, IL PRIDE SFIDA IL DIVIETO: BRACCIO DI FERRO TRA ORGANIZZATORI E GOVERNO ORBÁN
Dopo trent'anni, una legge controversa rischia di fermare la marcia per i diritti LGBTQ+ a Budapest. Il governo ungherese, guidato dal Primo Ministro Viktor Orbán, ha invocato la necessità di "proteggere i bambini dalla propaganda LGBTQ+", mettendo in discussione la tradizionale parata dell'orgoglio, evento che negli anni è diventato un simbolo di libertà e inclusione per la comunità arcobaleno ungherese. BRGli organizzatori del Budapest Pride, tuttavia, non intendono cedere. Hanno promesso di dare battaglia legale e di mobilitare la comunità internazionale per far sentire la propria voce. "Non ci faremo intimidire da leggi discriminatorie," hanno dichiarato in un comunicato congiunto. "Continueremo a lottare per i nostri diritti e per la dignità di ogni persona LGBTQ+ in Ungheria".BRAnche il Sindaco di Budapest si è schierato apertamente contro il divieto. "Questa legge è un attacco diretto ai valori europei e ai diritti fondamentali," ha affermato in una conferenza stampa. "Budapest è e resterà una città aperta e inclusiva, dove tutti si sentono liberi di esprimere la propria identità."BRLa situazione rimane tesa e incerta. Nelle prossime settimane sono previste manifestazioni e azioni di protesta. La comunità LGBTQ+ ungherese, supportata da organizzazioni internazionali e da esponenti politici europei, è determinata a non rinunciare alla propria visibilità e a continuare la lotta per l'uguaglianza. L'eco di questa battaglia risuona ben oltre i confini dell'Ungheria, sollevando interrogativi cruciali sul futuro dei diritti civili in Europa.BRLa nuova legislazione ha sollevato preoccupazioni anche a livello internazionale, con diverse organizzazioni per i diritti umani che hanno espresso forte condanna. Amnesty International ha definito la legge "un attacco frontale ai diritti umani" e ha invitato l'Unione Europea a intervenire per proteggere i diritti della comunità LGBTQ+ in Ungheria.BR
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