Governo a rischio: Schlein attacca la Lega dopo la sfiducia a Tajani
Pd contro Durigon: "Crisi di governo imminente?"
La polemica sull'intervista di Claudio Durigon a Repubblica infiamma il dibattito politico. Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha commentato duramente le dichiarazioni del sottosegretario alla Difesa, definendole inaccettabili.
In un video pubblicato sui social, la segretaria del Pd ha affermato: “In qualsiasi altro Paese questo avrebbe già aperto una crisi nell’esecutivo”. Le parole di Durigon, che hanno suscitato ampie critiche per le sue affermazioni considerate offensive nei confronti delle vittime delle foibe, hanno provocato un terremoto politico.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, coinvolto indirettamente nella vicenda a causa della collocazione politica del suo partito, ha risposto alle accuse minimizzando la situazione. “Non sono in difficoltà, le opposizioni si illudono,” ha dichiarato Tajani, mostrando una certa sicurezza nonostante le forti pressioni dell'opposizione.
Schlein ha alzato ulteriormente la posta in gioco, lanciando una sfida diretta alla Lega: “La Lega sfiducia Tajani dopo aver commissariato Meloni. Il governo non sta più in piedi”. L'affermazione della segretaria del Pd sottolinea la fragilità percepita all'interno dell'esecutivo, alimentando le tensioni già esistenti.
La situazione appare tesa e incerta. L'opposizione continua a chiedere le dimissioni di Durigon, mentre il governo cerca di gestire la crisi. L'impatto di questa vicenda sulla stabilità dell'esecutivo rimane ancora incerto, ma la reazione del Pd e le parole di Schlein dimostrano una chiara volontà di sfruttare appieno la controversia per mettere in discussione la tenuta della maggioranza.
Il dibattito si concentra ora sulle possibili conseguenze politiche. L'intervento deciso del PD, insieme alla richiesta di sfiducia avanzata da Schlein, potrebbe portare a un'escalation della crisi, con possibili conseguenze a breve termine sulla stabilità del governo. La vicenda Durigon, dunque, si configura come un vero e proprio banco di prova per l'esecutivo Meloni.
Seguiremo gli sviluppi di questa situazione in costante aggiornamento.
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