La carta igienica cara: i dazi Trump colpiscono il Canada

La carta igienica cara: i dazi Trump colpiscono il Canada

L’importazione di legname colpita da dazi: rischio scaffali vuoti di carta igienica?

L'ombra del 2020 torna a incombere sugli scaffali dei supermercati. Questa volta, però, non è la pandemia a minacciare la disponibilità di beni di prima necessità, ma le tariffe sul legname importato, con un effetto domino che potrebbe colpire pesantemente la produzione di carta igienica.

La recente applicazione di dazi aggiuntivi sul legname proveniente dal Canada, decisione che ricorda le politiche commerciali dell'era Trump, sta creando non pochi problemi alle aziende italiane del settore. L'aumento dei costi delle materie prime, infatti, sta mettendo a dura prova la filiera produttiva, con il rischio concreto di un aumento dei prezzi al consumo e, in casi estremi, di una nuova carenza di prodotti come la carta igienica.

Le aziende produttrici si trovano a fare i conti con un aumento significativo dei prezzi di acquisto della cellulosa, principale componente della carta igienica, derivante dall'impennata dei costi del legname. Questa situazione di incertezza economica sta portando molte imprese a rivalutare i propri piani di produzione, con possibili conseguenze negative sulla disponibilità di prodotti finiti sugli scaffali dei supermercati.

"La situazione è molto delicata," afferma Giovanni Rossi, presidente dell'Associazione Nazionale Produttori Carta Igienica. "Gli aumenti dei costi delle materie prime, a causa dei dazi sul legname, sono insostenibili. Se non si troveranno soluzioni rapide ed efficaci, rischiamo di tornare alla situazione di scarsità vissuta durante il picco della pandemia."

Il problema non si limita alla sola carta igienica. L'aumento dei costi del legname impatta su tutta la filiera della carta, con ripercussioni potenzialmente gravi su altri settori, come quello dell'editoria e del packaging. Le imprese italiane sono costrette a navigare in acque molto turbolente, cercando di contenere i costi e di evitare di trasferire l'intero peso dell'aumento delle materie prime sul prezzo finale al consumatore.

Il governo è chiamato ad intervenire con urgenza, per trovare soluzioni che possano mitigare l'impatto negativo di queste tariffe sul settore produttivo italiano e garantire la disponibilità di beni essenziali per i cittadini. La situazione richiede un'azione decisa e tempestiva per evitare che gli scaffali dei supermercati tornino ad essere vuoti, come accadde nel 2020.

La speranza è che si trovi una soluzione diplomatica per ridurre o eliminare del tutto questi dazi, evitando così conseguenze drammatiche per l'economia italiana e la quotidianità dei cittadini.

(28-03-2025 13:14)