Drone russo sorvola istituzioni Ue: Commissione smentisce violazione dello spazio aereo protetto

Drone russo vicino alla Commissione UE: la Procura indaga, ma la no-fly zone non sarebbe stata violata
Un drone di fabbricazione russa è stato avvistato nei cieli sopra il centro della Commissione Europea a Bruxelles, innescando un'immediata indagine da parte della Procura. L'episodio, avvenuto nelle scorse settimane, ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza delle istituzioni europee. La notizia, inizialmente riportata da alcuni media, è stata confermata indirettamente dalla stessa Commissione Europea.
"Non è stata violata la no-fly zone sopra il quartiere europeo", ha dichiarato un portavoce della Commissione, rassicurando sull'accaduto. La dichiarazione, pur confermando l'avvistamento del drone, sottolinea che il velivolo non avrebbe oltrepassato i limiti di sicurezza aerea previsti. L'inchiesta della Procura mira a chiarire le circostanze dell'evento, accertando la provenienza del drone e le eventuali intenzioni dietro il sorvolo.
L'attenzione si concentra anche su un altro aspetto: la presenza di un laboratorio di ricerca, incluso quello sulla sicurezza nucleare, situato sul Lago Maggiore. Sebbene non vi siano al momento conferme ufficiali di un collegamento tra l'episodio di Bruxelles e le attività di questo centro di ricerca, l'indagine della Procura potrebbe esplorare anche questa pista. La vicinanza geografica tra Bruxelles e il Lago Maggiore, pur non suggerendo una connessione diretta, non può essere del tutto esclusa.
La sicurezza delle istituzioni europee è un tema di primaria importanza, e questo episodio sottolinea la necessità di potenziare i sistemi di sorveglianza e protezione. L'utilizzo di droni, anche a scopo apparentemente innocuo, rappresenta una potenziale minaccia, soprattutto se impiegato in prossimità di obiettivi sensibili come il quartier generale della Commissione Europea. L'esito dell'indagine della Procura sarà fondamentale per comprendere appieno la natura dell'evento e per adottare le misure necessarie a prevenire simili situazioni in futuro.
L'incidente solleva interrogativi sulla vulnerabilità delle infrastrutture critiche europee di fronte a nuove minacce tecnologiche. La capacità di monitorare e contrastare l'utilizzo non autorizzato di droni richiede un impegno costante da parte delle autorità e un'attenzione particolare alle possibili implicazioni per la sicurezza nazionale. L'auspicio è che l'indagine faccia piena luce sull'accaduto e garantisca una maggiore sicurezza per le istituzioni europee.
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