Cocaina allo stadio: sei ultras romanisti indagati

Ultras Roma: Spaccio di cocaina nella Curva Sud, sei indagati
Un'inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma ha portato all'arresto di sei ultras della Roma, tra cui un minorenne, accusati di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti. L'operazione, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, ha svelato un'attività di spaccio di cocaina che si svolgeva all'interno della Curva Sud dello stadio Olimpico. Gli indagati, appartenenti al gruppo ultras "Quadraro", sono accusati di aver creato una vera e propria organizzazione criminale dedita alla vendita di droga durante le partite e negli eventi che si tenevano all'interno dello stadio.
Le indagini, durate diversi mesi, hanno permesso di ricostruire un'articolata rete di contatti e di accertare numerose cessioni di cocaina. Le prove raccolte, tra cui intercettazioni telefoniche ed ambientali, testimonianze e sequestri di droga, hanno consentito alla DDA di Roma di chiedere e ottenere dal Gip l'emissione di ordinanze cautelari. L'operazione sottolinea l'attenzione delle forze dell'ordine nei confronti dei fenomeni di criminalità organizzata che si infiltrano nel mondo del tifo calcistico.
L'arresto del minorenne evidenzia inoltre la pericolosità del fenomeno e la necessità di un intervento incisivo per contrastare il coinvolgimento dei giovani nella criminalità. Le indagini proseguono per accertare eventuali ulteriori responsabilità e ramificazioni dell'organizzazione. L'episodio getta una grave ombra sul mondo del tifo romanista, sollevando preoccupazione tra i tifosi e tra la società sportiva stessa. Si attende ora l'evolversi delle indagini e l'esito del processo per fare piena luce su questa grave vicenda. Il procuratore Capo di Roma, Michele Prestipino, ha espresso la sua soddisfazione per il risultato ottenuto, sottolineando l'impegno delle forze dell'ordine nella lotta alla criminalità organizzata.
La gravità delle accuse e l'età di uno degli indagati impongono una riflessione profonda sul connubio tra ultras e criminalità. La speranza è che questo evento rappresenti un punto di svolta nella lotta contro l'illegalità che spesso si annida tra le tifoserie.
Si ricorda che gli indagati sono presunti innocenti fino a sentenza definitiva.
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