Conte: Centomila in piazza contro il riarmo, nasce un'alternativa al governo

No alla corsa agli armamenti, sì alla sanità: la piazza contesta Meloni e Crosetto
"No alla corsa agli armamenti, mentre il Servizio Sanitario Nazionale è al collasso!" Questo lo slogan principale che ha animato la grande manifestazione di sabato scorso, a cui secondo il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, hanno partecipato 100.000 persone. Una folla oceanica che ha sfilato per le strade di Roma, contestando apertamente le politiche del governo Meloni in materia di spesa militare e sanità.
La protesta, fortemente voluta dal M5S, ha visto la partecipazione di diversi parlamentari di opposizione che hanno puntato il dito contro la premier Giorgia Meloni e il ministro della Difesa Guido Crosetto, accusati di privilegiare gli investimenti nell'esercito a scapito di un settore cruciale come quello sanitario. Critiche sono arrivate anche a Carlo Calenda, accusato di un'incongruente vicinanza alla linea governativa in questo ambito.
Conte, intervenendo alla manifestazione, ha dichiarato: "Oggi nasce una grande alternativa all'Italia del riarmo. Un'Italia che investe nella sanità pubblica, nel lavoro, nell'ambiente e nella giustizia sociale." Il leader pentastellato ha sottolineato la necessità di rivedere le priorità di spesa, investendo risorse maggiori nella sanità per fronteggiare le criticità emerse negli ultimi anni, e riducendo la spesa militare.
Il dissenso espresso durante la manifestazione non si limita a un semplice disappunto. I partecipanti hanno evidenziato la contraddizione tra l'aumento delle spese militari e la condizione di sofferenza in cui versa il SSN, con liste di attesa infinite, carenza di personale e tagli ai servizi. L'aumento della spesa per la Difesa, secondo i manifestanti, rappresenta una scelta politica gravemente lesiva del benessere sociale.
La manifestazione si inserisce in un clima di crescente tensione politica e sociale, con l'opposizione che accusa il governo di non dare priorità alle necessità della popolazione. La sfida per il governo Meloni sarà quella di rispondere alle legittime preoccupazioni espresse da una piazza che reclama un cambio di rotta sulle priorità nazionali, con una maggiore attenzione alla salute dei cittadini.
Il dibattito sul rapporto tra spesa militare e sanità è destinato a proseguire, con la pressione dell'opposizione e la mobilitazione della società civile che si preannuncia forte e determinata. Resta da vedere quale sarà la risposta del governo di fronte a questa massiccia contestazione popolare.
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