Dazi Trump: tregua solo apparente, le Borse incerte.

Trump e i dazi: un "sì" e un "no" che mandano in tilt Wall Street
Un'altalena di emozioni a Wall Street dopo le dichiarazioni contrastanti sulla possibile sospensione dei dazi.La giornata di ieri ha visto un'incredibile volatilità sui mercati azionari, scatenata dalle parole, e soprattutto dalle rettifiche, del consigliere economico di Donald Trump, Kevin Hassett. Interpellato sulla possibilità di una sospensione temporanea dei dazi, Hassett ha risposto affermativamente, suggerendo un periodo di 90 giorni.
La notizia ha immediatamente innescato un rally, con gli indici che hanno registrato un rimbalzo significativo, alimentando le speranze di una de-escalation nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. L'idea di una pausa, anche temporanea, nelle tariffe punitive, sembrava offrire un barlume di speranza per le aziende colpite dalle tensioni commerciali e per l'economia globale.
Ma la gioia è stata di breve durata. Poco dopo, dalla Casa Bianca è arrivata una smentita secca. La dichiarazione di Hassett, si è appreso, non rifletteva la posizione ufficiale dell'amministrazione Trump. La parola "pausa", che aveva acceso le speranze degli investitori, è stata bollata come una fake news, mandando i listini in picchiata.
L'episodio evidenzia la difficoltà di interpretare le comunicazioni provenienti dall'amministrazione Trump, e la volatilità dei mercati di fronte all'incertezza sulla politica commerciale americana. La rapidità con cui le aspettative si sono alzate e poi crollate dimostra la fragilità della fiducia degli investitori e la sensibilità dei mercati alle dichiarazioni, anche non ufficiali, provenienti dalla Casa Bianca.
Questa situazione di incertezza continua a pesare sulle prospettive di crescita economica globale. L'assenza di chiarezza sulle politiche commerciali americane rende difficile per le aziende pianificare gli investimenti e le strategie a lungo termine, generando instabilità e rallentando la crescita. L'episodio di ieri sottolinea l'urgenza di una maggiore trasparenza e prevedibilità nelle decisioni di politica economica, a beneficio non solo degli Stati Uniti, ma dell'intera economia mondiale. La situazione richiede una maggiore chiarezza e coerenza da parte dell'amministrazione Trump, per evitare ulteriori scosse ai mercati finanziari.
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