Pozzuoli, terrore per Gaia: "Se esce di prigione, il mio ex mi ucciderà".

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Pozzuoli, Gaia: "Vivo nel terrore, appena lo liberano mi ucciderà"
La vicenda di Gaia, la giovane vittima di brutale aggressione a Pozzuoli da parte del suo ex compagno, scuote profondamente l'opinione pubblica. La ragazza, ancora visibilmente scossa, ha rilasciato dichiarazioni che dipingono un quadro di terrore e disperazione. "C'erano due complici con lui", ha raccontato Gaia con la voce tremante, "Mi hanno accerchiata. Ho gridato aiuto disperatamente, ma le auto sfrecciavano e nessuno si è fermato".
Le parole di Gaia rivelano non solo la violenza fisica subita, ma anche un profondo senso di abbandono e solitudine. La ragazza teme per la sua vita: "Appena lo liberano, tornerà e mi ammazzerà", ha dichiarato con gli occhi gonfi di lacrime. Un timore, il suo, alimentato dalla consapevolezza della ferocia dimostrata dall'aggressore e, a quanto pare, dei complici che non hanno impedito il gesto.
La comunità locale si è stretta attorno a Gaia, offrendo sostegno e solidarietà. Numerose associazioni femminili si sono fatte sentire, condannando fermamente l'accaduto e chiedendo giustizia. Le indagini sono in corso, e si spera possano fare piena luce sull'accaduto e individuare eventuali responsabilità dei complici. Il caso di Gaia è l'ennesimo campanello d'allarme sulla piaga della violenza di genere, un fenomeno che necessita di una risposta forte e coordinata da parte delle istituzioni e della società civile. Bisogna fare di più per proteggere le vittime e garantire che i colpevoli siano puniti severamente. La paura di Gaia non può essere ignorata.
Aggiornamento: Si attendono sviluppi nelle indagini nelle prossime ore. Le forze dell'ordine stanno vagliando le telecamere di sorveglianza della zona per identificare i presunti complici.
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