Schettino dice no al regime di semilibertà: problemi con il lavoro, spiega l'avvocato.

Schettino dice no al regime di semilibertà: problemi con il lavoro, spiega l

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Francesco Schettino rinuncia alla semilibertà: "Troppe difficoltà nel trovare lavoro"

Grosseto - Colpo di scena nella vicenda di Francesco Schettino, l'ex comandante della Costa Concordia. A quanto si apprende, Schettino ha deciso di rinunciare alla semilibertà, un beneficio che gli avrebbe permesso di trascorrere parte della giornata fuori dal carcere.

La notizia, giunta inaspettata, ha scosso l'opinione pubblica. Schettino, condannato a 16 anni di reclusione per il naufragio avvenuto all'Isola del Giglio nel gennaio 2012, stava scontando la sua pena nel carcere romano di Rebibbia. La possibilità di accedere alla semilibertà era stata valutata positivamente, aprendo uno spiraglio verso un graduale reinserimento nella società.

A motivare la decisione, secondo quanto dichiarato dal suo legale, sarebbero state le difficoltà concrete incontrate nel trovare un'offerta lavorativa compatibile con le esigenze del regime di semilibertà. "La ricerca di un'occupazione che rispetti le rigide condizioni imposte per la semilibertà si è rivelata più complessa del previsto," ha spiegato l'avvocato.

Il legale ha inoltre aggiunto che Schettino preferisce concentrarsi su altre attività rieducative all'interno del carcere, in attesa di una situazione più favorevole per valutare nuovamente la richiesta di misure alternative alla detenzione.

Resta alta l'attenzione sull'evoluzione della vicenda, che continua a suscitare dibattito e a riaprire ferite ancora vive nella comunità dell'Isola del Giglio e tra i familiari delle vittime del naufragio. Maggiori informazioni sulle conseguenze del naufragio sono disponibili qui.

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(08-04-2025 20:06)