Cassino: 50 detenuti trasferiti dopo la rivolta notturna

Cassino: 50 detenuti trasferiti dopo la rivolta notturna

Rivolta a Cassino: Sovraffollamento e carenza di agenti scatenano la protesta

Sovraffollamento contenuto, ma emergenza sicurezza al carcere di Cassino. Una rivolta nella notte ha portato al trasferimento d'urgenza di 50 detenuti. Se il numero di persone recluse è risultato di poco superiore al previsto (appena 17 unità in più), a preoccupare è la grave carenza di personale della Polizia Penitenziaria. Mancano ben 37 agenti rispetto all'organico previsto, una situazione che ha contribuito a innescare la violenta protesta.

La situazione è critica, denunciano fonti sindacali. La mancanza di personale si traduce in turni massacranti per gli agenti presenti, aumentando la tensione e rendendo più difficile il controllo della popolazione carceraria. Questo fattore, unito al sovraffollamento, ha creato un cocktail esplosivo che ha portato allo scoppio della rivolta.

Gli eventi della notte sono stati descritti come violenta protesta, con danni materiali all'interno della struttura. L'intervento delle forze dell'ordine è riuscito a riportare la calma, ma la situazione rimane delicata. Il trasferimento d'urgenza di 50 detenuti in altri istituti penitenziari è stato necessario per alleggerire la pressione sulla struttura di Cassino e garantire la sicurezza.

Il Ministero della Giustizia è stato informato della grave situazione e si attende un intervento immediato per affrontare sia il problema del sovraffollamento che, soprattutto, la cronica carenza di personale. La sicurezza all'interno delle carceri italiane è un tema cruciale, e il caso di Cassino ne è una drammatica testimonianza.

È necessario, secondo gli esperti, un piano di assunzioni straordinario per la Polizia Penitenziaria, accompagnato da investimenti in strutture e in programmi di rieducazione per i detenuti. Solo così si potrà sperare di migliorare le condizioni di vita all'interno delle carceri e prevenire future rivolte. La mancanza di personale non è solo un problema di sicurezza, ma anche di dignità umana, sia per i detenuti che per gli agenti costretti a lavorare in condizioni estreme.

L'emergenza sicurezza nelle carceri italiane richiede un'azione immediata e risolutiva. Il caso di Cassino deve essere un campanello d'allarme per le istituzioni.

(14-04-2025 08:31)