Ruspa sulla tomba del partigiano: Anpi contro la sindaca

Ruspa sulla tomba del partigiano: Anpi contro la sindaca

Ruspa sulla tomba del partigiano: indignazione a San Colombano Certenoli

Un gesto che ha suscitato sdegno e proteste: la rimozione, con l'utilizzo di una ruspa, del cippo dedicato a Federico Beronio, detto “Zatta”, partigiano antifascista, dal cimitero di In Val Cichero, frazione di San Colombano Certenoli.

La notizia ha rapidamente fatto il giro del paese, scatenando la reazione indignata di familiari e associazioni. Un nipote del resistente ha pubblicamente accusato la sindaca Carla Casella, esponente del centrodestra, dichiarando: “La sindaca si vergogni”. Un'affermazione forte, che sottolinea la gravità di quanto accaduto.

Secondo quanto emerso, la rimozione del cippo non sarebbe avvenuta in seguito a una regolare procedura di manutenzione cimiteriale, ma in modo repentino e senza preavviso, utilizzando mezzi pesanti. Questo ha portato l'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) a esprimere la propria più ferma condanna, definendo l'accaduto “uno sfregio alla memoria” di un eroe della Resistenza. L'associazione ha annunciato l'intenzione di approfondire la vicenda e di intraprendere tutte le azioni necessarie per far luce sulle motivazioni e sulle responsabilità di quanto avvenuto.

La sindaca Casella, al momento, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito alla vicenda, alimentando ulteriormente le polemiche. Il silenzio istituzionale, di fronte a un atto così grave, non fa che aumentare la tensione e l'indignazione nella comunità locale. La questione, dunque, è destinata a rimanere al centro del dibattito pubblico per le prossime settimane, con la prospettiva di ulteriori sviluppi e di possibili azioni legali.

La vicenda di San Colombano Certenoli si aggiunge purtroppo ad altri episodi simili, che testimoniano la necessità di una maggiore attenzione e sensibilità nei confronti della memoria storica e del rispetto dovuto ai caduti per la libertà. È fondamentale che vengano garantiti, in ogni circostanza, la tutela e la salvaguardia dei luoghi della memoria, simbolo imprescindibile dell'identità di una comunità.

L'episodio solleva interrogativi sulla gestione amministrativa del cimitero e sul rispetto delle norme relative alla conservazione dei monumenti commemorativi. La vicenda è ora seguita da vicino anche dalle forze politiche di opposizione, che hanno chiesto trasparenza e chiarezza sulla decisione di rimuovere il cippo di Federico Beronio “Zatta”.

(13-04-2025 16:05)