Andreotti e il consiglio inatteso alla NATO: cautela nei rapporti con l'URSS.

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Andreotti Ammonisce: "Prudenza nei Rapporti con Mosca"
Washington D.C., 31 Maggio 1984 - L'inviato speciale riporta che, durante i colloqui odierni al quartier generale della NATO, il Ministro degli Esteri Giulio Andreotti ha espresso una posizione di cautela nei confronti dell'Unione Sovietica. In un momento di crescente tensione internazionale, caratterizzato da un acceso confronto ideologico e militare, Andreotti ha sottolineato l'importanza di mantenere aperti i canali di comunicazione con Mosca, evitando una rottura definitiva che, a suo parere, potrebbe avere conseguenze imprevedibili.
"Non dobbiamo cedere alla tentazione di erigere muri invalicabili," ha affermato Andreotti, secondo fonti vicine al Ministro, "Dobbiamo invece continuare a cercare spazi di dialogo, per quanto limitati possano sembrare, al fine di evitare escalation pericolose."
La posizione di Andreotti si distingue nettamente da quella di alcuni esponenti più radicali dell'amministrazione Reagan, che spingono per una linea dura e intransigente nei confronti del regime sovietico. Il Ministro italiano, pur ribadendo la ferma adesione dell'Italia ai principi dell'Alleanza Atlantica, ha invitato i suoi colleghi a considerare le implicazioni di una politica di isolamento totale dell'URSS.
Le parole di Andreotti hanno suscitato un acceso dibattito tra i rappresentanti dei paesi membri della NATO. Mentre alcuni hanno espresso apprezzamento per la sua prudenza e lungimiranza, altri hanno manifestato preoccupazione per quella che considerano una eccessiva apertura nei confronti di un regime che, a loro avviso, rappresenta una minaccia per la sicurezza e la stabilità del mondo libero.
Il dibattito è destinato a proseguire nei prossimi giorni, mentre la NATO cerca di definire una strategia comune nei confronti dell'Unione Sovietica in un contesto internazionale sempre più complesso e delicato.```
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