Viganò: "Il Vaticano pagherà per i suoi crimini"

Mons. Viganò: Parole durissime contro Papa Francesco, "Dovrà rendere conto dei suoi crimini"
Nuove accuse infuocate contro Papa Francesco da parte di Mons. Carlo Maria Viganò. L'ex nunzio apostolico negli Stati Uniti, scomunicato dalla Chiesa Cattolica, ha lanciato pesanti accuse al Pontefice in un recente post, definendolo responsabile di crimini gravissimi.
Nel suo intervento, Viganò non usa mezzi termini: "Dovrà rendere conto dei crimini di cui si è macchiato, primo fra tutti l'aver usurpato il soglio di Pietro per distruggere la Chiesa Cattolica e perdere tante anime", afferma con tono perentorio. La durezza delle parole è sorprendente, e riapre il dibattito sulle profonde divisioni interne alla Chiesa.
La dichiarazione di Viganò, diffusa sui social media e ripresa da diversi siti di informazione cattolica, non lascia spazio a interpretazioni. L'accusa di "usurpazione del soglio di Pietro" è particolarmente grave, e implica una sfida diretta all'autorità del Papa. L'affermazione di voler distruggere la Chiesa e di causare la perdita di anime è altrettanto pesante, e rappresenta una grave accusa di eresia.
Non è la prima volta che Mons. Viganò si scaglia contro il Papa. Già in passato aveva espresso forti critiche alla gestione della Chiesa, accusando Francesco di incapacità e di connivenza con ambienti che considera deviati. Tuttavia, l'intensità di questa ultima dichiarazione è senza precedenti. La reazione della Santa Sede è attesa con grande interesse.
Le parole di Viganò, anche se provenienti da una figura scomunicata, non possono essere ignorate. Esse riflettono un profondo malessere interno alla Chiesa, e sollevano interrogativi importanti sul futuro del cattolicesimo. La loro portata e le possibili conseguenze saranno oggetto di ampi dibattiti e analisi negli ambienti ecclesiastici e non solo. Resta da capire come la Chiesa reagirà a queste nuove accuse e se si aprirà un nuovo capitolo di scontro interno.
L'attenzione dei media e dell'opinione pubblica è ora puntata sulla Santa Sede, in attesa di una risposta ufficiale alle gravissime accuse lanciate da Mons. Viganò.
(