Il sigillo papale: un testamento di seta e monete.

L'ultimo saluto a Papa Benedetto XVI: una cerimonia carica di simboli
Venerdì sera, si è conclusa nel silenzio e nella preghiera la cerimonia di tumulazione del Papa emerito Benedetto XVI, nella cripta delle Grotte Vaticane. Una cerimonia intima, alla presenza di un ristretto numero di alti prelati e dei familiari di Joseph Ratzinger, caratterizzata da una forte connotazione simbolica, che ha ripercorso la tradizione secolare legata alle esequie papali.
Ogni gesto, ogni oggetto, ha raccontato una storia, un'eco della vita e della fede di Benedetto XVI. La semplicità, che ha contraddistinto la sua esistenza, si è rispecchiata nella sobrietà della funzione. La bara, di legno di cipresso, è stata posta nella tomba, preceduta da una serie di riti solenni.
Tra i simboli più significativi, la borsa contenente le monete, un'antica usanza che rappresenta il ricordo del suo servizio alla Chiesa. Poi, il velo di seta, che ha ricoperto la bara, segno di rispetto e di dignità. Infine, il rogito con la vita del Papa, un documento che riassume il suo pontificato, è stato deposto accanto ai suoi resti mortali.
L'atmosfera, di commossa raccoglienza, ha sottolineato l'importanza del momento. La semplicità della cerimonia ha però saputo trasmettere la profondità spirituale e il peso storico di questo evento. Non sono state solo parole, ma gesti carichi di significato a segnare l'addio al Papa emerito, un saluto finale che ha celebrato la sua eredità spirituale e il suo legame indissolubile con la Chiesa.
La scelta della cripta delle Grotte Vaticane, luogo di sepoltura di numerosi Papi, conferma la volontà di una sepoltura sobria e in linea con il desiderio di umiltà espresso da Benedetto XVI durante tutta la sua vita. La cerimonia, seppur privata, ha lasciato un segno indelebile nella memoria, raccontando l'ultimo atto di una vita dedicata alla fede e alla Chiesa. Un'immagine che rimane impressa nella memoria collettiva: la bara di legno di cipresso, semplice, ma carica di simboli, che scende nella terra, a suggellare per sempre il ricordo di Benedetto XVI.
La chiusura della bara è stato un momento toccante, un'immagine carica di simbolismo che ha segnato la conclusione di un capitolo importante della storia della Chiesa. La presenza dei familiari, discreta ma significativa, ha sottolineato l'aspetto umano di una figura tanto importante. L'evento ha sottolineato come anche nella morte, la semplicità e la dignità siano state la vera eredità lasciata da Papa Benedetto XVI.
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