Papa gigante e Bella Ciao: l'Anpi sfida l'appello governativo alla sobrietà

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A Roma, la Festa della Liberazione risponde alla "sobrietà": Gigantografia del Papa e Bella Ciao

Roma, 25 aprile 2024 - Un'atmosfera carica di significato ha caratterizzato la Festa della Liberazione a Roma, in netto contrasto con l'appello alla sobrietà lanciato dal governo. Il corteo dell'Anpi, lontano da qualsiasi tono dimesso, ha risposto con una vibrante dimostrazione di forza e partecipazione popolare, sfilando lungo le strade della Capitale con una gigantografia di Papa Francesco e le note di Bella Ciao che si levavano forti e chiare.

L'immagine del Pontefice, scelta non a caso, simbolo di pace e di impegno sociale, ha voluto sottolineare l'importanza della memoria e la necessità di contrastare ogni forma di intolleranza e disuguaglianza. La presenza della gigantografia, posizionata in modo strategico all'interno del corteo, è stata interpretata come una risposta diretta a coloro che avevano auspicato una celebrazione più "sobria", quasi a voler attenuare l'importanza di questa ricorrenza fondamentale per la storia italiana.

"Non ci faremo silenziare", ha dichiarato un rappresentante dell'Anpi al termine della manifestazione. "La Festa della Liberazione è un patrimonio inestimabile, un momento di riflessione e di commemorazione che non può essere sminuito o appiattito. La partecipazione straordinaria di oggi lo dimostra."

Il corteo, colorato e numeroso, ha percorso le vie del centro storico romano, tra striscioni e bandiere, esprimendo un chiaro messaggio di resistenza e di rinnovato impegno per i valori della libertà e della democrazia. L'inno partigiano, Bella Ciao, cantato a squarciagola da migliaia di persone, ha sottolineato l'indissolubile legame tra la lotta di liberazione del passato e le sfide del presente.

La scelta di unire l'immagine del Papa alla tradizione della Bella Ciao ha rappresentato un potente simbolo di unità e di resistenza pacifica, un messaggio di speranza rivolto all'intera nazione, capace di trasmettere l'importanza della memoria storica e la necessità di difendere i principi fondamentali della democrazia.

La Festa della Liberazione a Roma, dunque, non è stata solo una commemorazione, ma un forte atto di affermazione, una risposta decisa a chi aveva tentato di attenuare il suo significato. Un messaggio chiaro e potente, che risuonerà a lungo nel tempo.

(25-04-2025 13:52)