Ecco un titolo riformulato: **Piano USA per l'Ucraina, l'UE frena: revoca sanzioni solo con accordo ONU.**

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Europa Divisa: Riammissione della Russia a SWIFT Rimandata, Futuro Politico di Zelensky al Vaglio

BRUXELLES - La discussione sulla possibile riammissione della Russia al sistema SWIFT continua a dividere l'Unione Europea. Fonti vicine al Consiglio Europeo indicano che, nonostante alcune aperture iniziali, la maggioranza dei paesi membri considera prematuro qualsiasi tentativo di riabilitazione finanziaria di Mosca.

Troppo presto, secondo diversi ministri delle finanze, per allentare la pressione economica esercitata dalle sanzioni. "Non possiamo premiare l'aggressore mentre l'Ucraina continua a soffrire", ha dichiarato un funzionario di alto rango, sottolineando come le garanzie di una reale de-escalation siano ancora insufficienti. Si teme che una riammissione affrettata a SWIFT possa essere interpretata come un segnale di debolezza da parte dell'Occidente.

Parallelamente, si infittiscono le voci riguardo al futuro politico di Volodymyr Zelensky. Mentre il presidente ucraino continua a godere di un forte sostegno popolare nel suo paese, alcuni leader europei esprimono privatamente dubbi sulla sua capacità di guidare l'Ucraina in una fase di ricostruzione e pacificazione. Il Sole 24 Ore riporta di possibili scenari che vedrebbero l'affiancamento di figure tecnocratiche al governo ucraino, con un ruolo più defilato per l'attuale presidente.

Il piano americano per l'Ucraina, che prevede ingenti aiuti economici e militari, suscita perplessità in alcuni ambienti UE. "Non toglieremo le sanzioni senza una pace siglata all'ONU", ha affermato un diplomatico europeo, evidenziando come l'Europa voglia mantenere il controllo sulla leva delle sanzioni per garantire il rispetto degli accordi di pace e la piena integrità territoriale dell'Ucraina. La conditio sine qua non rimane il rispetto del diritto internazionale e il riconoscimento dei confini ucraini pre-2014.

La questione rimane aperta e le prossime settimane saranno cruciali per definire la strategia europea nei confronti della Russia e dell'Ucraina. Le divergenze interne all'UE rischiano, tuttavia, di indebolire la posizione negoziale dell'Occidente e di prolungare la crisi.

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(26-04-2025 01:00)