Mediterranea e Saviano: un addio al Papa, "luce contro la codardia"

Il selfie dei migranti in Piazza San Pietro: un omaggio a Papa Francesco
Un toccante selfie in Piazza San Pietro, simbolo di gratitudine e ricordo. Una delegazione di Mediterranea, guidata dal cappellano di bordo don Mattia Ferrari, ha partecipato ai funerali di Papa Francesco, lasciando un segno tangibile della stima e dell'affetto che legava la Chiesa al lavoro delle Ong nel Mediterraneo. Tra i presenti anche Roberto Saviano, figura di spicco nel panorama letterario italiano.
L'immagine, che ritrae il gruppo in un selfie di fronte alla Basilica, è diventata virale sui social media, rappresentando un momento di profonda commozione e di saluto al Pontefice. "Insieme per salutare Francesco, a portare gratitudine per la sua costante lotta contro le bugie sulle navi delle Ong", si legge in un post pubblicato sui profili social della delegazione. Una frase che racchiude l'essenza del sentimento che ha spinto questi attivisti a presenziare ai funerali.
Don Mattia Ferrari, definito da Papa Francesco stesso "enfant terrible", ha espresso la mancanza del Pontefice con parole commosse: "Mancano la sua voce, i suoi gesti. La sua presenza è stata fondamentale per noi, per il nostro lavoro, per la verità." Le sue parole risuonano con forza, sottolineando il vuoto lasciato dalla scomparsa di una figura che ha sempre difeso i diritti dei più deboli e ha combattuto contro le disinformazioni sulle attività di salvataggio in mare.
Roberto Saviano, anch'egli presente ai funerali, ha definito Francesco "luce in un buio di codardia". Una frase che sintetizza il pensiero di molti, evidenziando il ruolo determinante del Pontefice nella difesa dei valori di umanità e solidarietà, in un contesto spesso caratterizzato da indifferenza e disprezzo per chi si trova in difficoltà.
Il selfie, più di una semplice fotografia, diventa così un simbolo. Un simbolo di rispetto, di gratitudine, ma anche di impegno per continuare a lottare, per mantenere viva la fiamma della speranza accesa dal Papa, per proseguire il suo lavoro in difesa dei migranti e contro le ingiustizie.
La presenza di Mediterranea e di Saviano ai funerali di Papa Francesco testimonia il profondo legame tra la Chiesa e chi si impegna nella difesa dei diritti umani, e l'eredità di un Pontefice che ha saputo lasciare un segno indelebile nella storia recente.
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