Natanz e il nucleare: Oman, Iran e Stati Uniti al tavolo dei negoziati

Natanz e il nucleare: Oman, Iran e Stati Uniti al tavolo dei negoziati

Witkoff e Aragchi a Muscat: Nuova Spinta ai Colloqui Nucleari Iraniani

Muscat, Oman - Si è aperta oggi a Muscat la terza tornata di colloqui indiretti tra Stati Uniti e Iran sul programma nucleare iraniano. A guidare la delegazione americana è il rappresentante speciale per l’Iran Robert Malley, mentre per Teheran è presente il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian. Di particolare rilevanza la presenza di Robert Witkoff, imprenditore americano con forti legami con l'amministrazione Biden, che funge da tramite nella delicata fase negoziale. La sua presenza, seppur non ufficiale, sottolinea la complessità e la delicatezza delle trattative.

L'ombra dei tunnel di Natanz incombe ancora sui colloqui. Le recenti rivelazioni sulla capacità dell'Iran di arricchire uranio in siti sotterranei, come quelli di Natanz, hanno aumentato la preoccupazione internazionale. La questione della trasparenza e del controllo internazionale sulle attività nucleari iraniane rimane quindi un punto cruciale della trattativa. Secondo fonti diplomatiche, le discussioni si concentreranno sulla possibilità di un ritorno all'accordo nucleare del 2015 (JCPOA), con Amir-Abdollahian che ha ribadito la necessità di garanzie concrete da parte degli Stati Uniti per la ripresa di una piena cooperazione.

La presenza di Witkoff potrebbe indicare un tentativo da parte dell'amministrazione Biden di aprire nuovi canali di comunicazione e di facilitare un compromesso, considerando le numerose difficoltà che stanno rallentando la ripresa dei colloqui. Il ruolo del mediatore omanita, in questo contesto, riveste un'importanza strategica, vista la neutralità del Sultanato e i suoi buoni rapporti con entrambe le parti.

Le aspettative restano caute, considerata la complessità delle questioni in gioco. Tuttavia, la stessa convocazione di questo nuovo round di colloqui rappresenta un segnale positivo, suggerendo che sia Washington che Teheran sono disposte a esplorare tutte le strade per una soluzione diplomatica alla crisi nucleare iraniana. Il successo o meno di questi colloqui avrà un impatto significativo sulla stabilità regionale e internazionale.

Il futuro del JCPOA è appeso a un filo. La riuscita della missione dipenderà dalla capacità delle parti di trovare un terreno comune sulle questioni più spinose, superando le reciproche diffidenze e raggiungendo un accordo che sia vantaggioso per tutte le parti coinvolte. L'esito dei colloqui sarà attentamente monitorato dalla comunità internazionale.

(26-04-2025 08:55)