Spogliati come Francesco

Spogliati come Francesco

Il Cerchio si Chiude: Bergoglio e la Coerenza di una Vita

È finita come era cominciata. La rinuncia di Papa Francesco, annunciata a sorpresa, ha lasciato il mondo in sospeso, ma anche profondamente colpito da una scelta che, a ben guardare, rivela una coerenza di fondo, un filo rosso che lega l'inizio e la fine del suo pontificato: la scelta del nome, Francesco, e l'impegno per una vita di "sorella povertà", come il santo di Assisi.

La semplicità, la vicinanza ai poveri, la critica al consumismo sfrenato: questi sono stati i capisaldi del ministero di Bergoglio, un messaggio ripetuto incessantemente, dai primi discorsi alle ultime omelie. Ricordiamo la sua scelta di vivere in una casa semplice, di preferire mezzi di trasporto umili, di condannare con forza le ingiustizie sociali e le disuguaglianze. Non un'astrazione teorica, ma una pratica quotidiana, una testimonianza coerente con la sua fede e con l'eredità spirituale che ha scelto di abbracciare.

La rinuncia, dunque, non appare come un atto improvviso, ma come la naturale conclusione di un percorso spirituale improntato alla radicalità evangelica. Un gesto forte, che lascia spazio a riflessioni profonde sul ruolo del Papa nella Chiesa moderna e sul peso della responsabilità che questo incarico comporta. E' un invito a interrogarci sul significato autentico del potere, sulla necessità di una Chiesa sempre più vicina alle sofferenze del mondo.

Il paragone con San Francesco d'Assisi, spesso evocato per descrivere il pontificato di Bergoglio, risulta in questo caso particolarmente calzante. Come il Santo di Assisi, che scelse la povertà e la semplicità come stile di vita, così Papa Francesco ha cercato di incarnare questi valori nel suo ministero, anche a costo di critiche e incomprensioni.

L'ultimo atto di Bergoglio, dunque, non è solo la conclusione di un pontificato, ma è un messaggio potente, una testimonianza di coerenza e di fedeltà ai propri ideali. Un esempio che ci spinge a riflettere sulla centralità della spiritualità, sull'importanza di vivere secondo i propri principi, e sulla necessità di una Chiesa capace di abbracciare la "terra nuda", con umiltà e dedizione al prossimo.

La scelta di lasciare il soglio pontificio, in questo senso, non rappresenta una sconfitta, ma un atto di coraggio e di libertà, una scelta di vita coerente con il messaggio che ha predicato per tutto il suo pontificato. Un messaggio che, al di là delle interpretazioni e delle polemiche, continua a risuonare con forza nel cuore di molti.

(26-04-2025 01:01)