Trattative sul nucleare: Oman, Iran e Stati Uniti si confrontano, sullo sfondo di Natanz.

Witkoff e Aragchi a Muscat: Terza tornata di colloqui sul nucleare iraniano
Muscat, Oman - Si è aperta oggi a Muscat la terza tornata di colloqui indiretti tra Stati Uniti e Iran sul programma nucleare di Teheran. A guidare la delegazione americana è il rappresentante speciale per l’Iran Robert Malley, mentre per l'Iran è presente il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian. Presente anche l'inviato speciale per l’Iran del presidente degli Stati Uniti, Abram Paley.
La presenza di Abram Paley e di Robert Malley , entrambi figure chiave nell'amministrazione Biden, sottolinea l'importanza che gli Stati Uniti attribuiscono a questi negoziati, soprattutto alla luce delle recenti tensioni legate alle attività nucleari iraniane. L'incontro avviene in un contesto delicato, con l'ombra dei sospetti di progressi nelle capacità nucleari di Teheran, alimentati dalle voci di attività sospette presso le installazioni di Natanz.
Il ruolo dell’Oman come mediatore in questi delicati colloqui è fondamentale. Il Sultanato, grazie alla sua posizione strategica e alle sue relazioni con entrambe le parti, si conferma un attore chiave nella mediazione regionale. La discrezione e la neutralità dell'Oman offrono un ambiente più favorevole al dialogo rispetto ad altre possibili sedi.
Questi colloqui rappresentano un'occasione cruciale per riaprire un canale di comunicazione tra Washington e Teheran, bloccato da anni di tensioni e sanzioni. Il successo delle trattative è tutt'altro che scontato, ma il semplice fatto che le due parti tornino a sedersi al tavolo delle trattative, anche indirettamente, è un segnale positivo che potrebbe contribuire a disinnescare la crisi.
L'obiettivo principale rimane la ripresa del Joint Comprehensive Plan of Action (JCPOA), l'accordo sul nucleare iraniano del 2015, abbandonato dall'amministrazione Trump nel 2018. La ripresa dell'accordo sarebbe di fondamentale importanza per la stabilità regionale e globale, garantendo il controllo sul programma nucleare iraniano in cambio della revoca delle sanzioni internazionali.
Le prossime ore saranno cruciali per comprendere se questi colloqui porteranno a risultati concreti o si concluderanno senza significativi passi avanti. L'attenzione della comunità internazionale è massima, consapevole della delicata situazione geopolitica in Medio Oriente e delle gravi conseguenze che un'escalation della crisi nucleare iraniana potrebbe comportare.
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