Liberato Franceschini, già Br: "La giustizia italiana ha trionfato".

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Scomparso un Protagonista della Storia Italiana: Alberto Franceschini ci Ha Lasciati
Roma, 26 aprile 2025 - La notizia, rimasta celata per quasi due settimane, ha scosso il panorama politico e mediatico italiano: Alberto Franceschini, uno dei fondatori delle Brigate Rosse, è deceduto l'11 aprile scorso. La sua figura, indissolubilmente legata agli anni di piombo, ha rappresentato per molti un simbolo controverso del '68 e delle sue derive.
Il suo nome è legato a doppio filo con la storia di un'Italia dilaniata, segnata da tensioni sociali e politiche che hanno portato a eventi tragici. La notizia della sua scomparsa riapre inevitabilmente ferite mai del tutto rimarginate, interrogando ancora una volta il paese sul proprio passato e sulla sua capacità di elaborare la memoria.
Un articolo di Daniele Mastrogiacomo, risalente all'11 gennaio 1992, torna oggi alla ribalta, offrendo uno spaccato sul momento della scarcerazione di Franceschini. Le sue parole di allora, "Sapevo che in Italia c'è giustizia", risuonano oggi con un'eco particolare, sollevando interrogativi sulle dinamiche della giustizia, del perdono e della riabilitazione.
La vita di Franceschini, segnata dalla lotta armata e dalla successiva detenzione, si è poi evoluta in un percorso di riflessione e di impegno sociale. Le sue testimonianze e i suoi scritti hanno offerto, negli anni, uno sguardo dall'interno su un periodo storico complesso e doloroso. La sua scomparsa segna la fine di un'epoca, ma il dibattito sulla sua figura e sul suo ruolo nella storia italiana è destinato a rimanere vivo e acceso.
R50/L’11 aprile 2025 è morto uno dei fondatori delle Brigate rosse. Solo il 26 aprile la notizia è stata resa nota. Ripubblichiamo un articolo di Daniele Mastrogiacomo, dell’11 gennaio 1992, sul suo ritorno in libertà - L’ex Br Franceschini scarcerato esulta: “Sapevo che in Italia c’è giustizia”
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