L'ultimo saluto a Francesco a Santa Maria Maggiore.

Un mare di rose bianche per Francesco: l'addio commosso dei "dimenticati"
Roma, - Quaranta persone, un piccolo esercito silenzioso e composto, attendeva Papa Francesco davanti alla Basilica di Santa Maria Maggiore. Non erano cardinali, né prelati, né capi di stato. Erano loro: i dimenticati, gli ultimi, coloro a cui Bergoglio ha dedicato gran parte del suo pontificato, offrendo non solo parole, ma gesti concreti di vicinanza e solidarietà.
Tra le rose bianche, simbolo di purezza e speranza, si mescolavano volti segnati dalla vita: transgender che hanno trovato in Francesco un faro di accoglienza, poveri e senza dimora a cui ha sempre teso la mano, detenuti che hanno ricevuto la sua visita e la sua benedizione tra le sbarre. Una folla piccola ma significativa, un affettuoso commiato che testimonia l'impatto profondo e duraturo del pontificato di Bergoglio.
La scena, carica di emozione e di profonda commozione, ha sottolineato un aspetto fondamentale del messaggio papale: l'amore incondizionato per gli ultimi e i più fragili. Non semplici parole, ma un impegno costante e tangibile, testimoniato dalla presenza discreta ma eloquente di queste persone che oggi, in un silenzio carico di rispetto, hanno salutato per l'ultima volta il loro Papa.
Le testimonianze raccolte tra i presenti parlano di un rapporto umano autentico, di un'attenzione sincera che andava oltre gli impegni istituzionali. Si raccontano incontri, parole di conforto, gesti di solidarietà che hanno lasciato un segno indelebile nelle loro vite. "Francesco ci ha sempre visti, ci ha ascoltati", ripete più volte una donna transgender, la voce rotta dall'emozione. Un altro, un uomo anziano e barbuto, aggiunge: "Non ci ha mai giudicati, ci ha amato così come siamo".
Queste parole, semplici ma intense, racchiudono l'essenza del lascito di Francesco: un messaggio di speranza, di inclusione, di amore universale che travalica le barriere sociali e le etichette. Un messaggio che oggi, più che mai, risuona potente e necessario, trasmesso con la semplicità e la profondità di un gesto silenzioso, quello di quaranta persone in attesa davanti a una chiesa, pronti ad accompagnare il loro Papa nell'ultimo viaggio. Un'immagine che rimarrà impressa nella memoria collettiva, un simbolo della compassione e dell'amore che hanno contraddistinto il suo pontificato.
L'evento è stato coperto da diverse testate giornalistiche internazionali, riscuotendo un'eco significativa nel mondo.
Per approfondimenti sulle iniziative sociali di Papa Francesco è possibile consultare i siti del Vaticano https://www.vatican.va/ e della Caritas Italiana https://www.caritas.it/.
(