Raid israeliano su Beirut: colpito un deposito di armi di Hezbollah

Raid israeliano su Beirut: colpito un deposito di armi di Hezbollah

Libano: Beirut nuovamente sotto attacco, il Presidente Michel chiede intervento internazionale

Beirut è stata colpita ancora una volta da un attacco israeliano, il terzo dopo la fragile tregua del 27 novembre che aveva posto fine ad oltre un anno di conflitto tra Israele e il movimento Hezbollah. Il Presidente libanese Michel Aoun ha lanciato un appello accorato agli Stati Uniti e alla Francia, chiedendo un intervento decisivo per porre fine a queste aggressioni.

"È inaccettabile che dopo il cessate il fuoco si continui a colpire il territorio libanese," ha dichiarato Aoun in una dichiarazione ufficiale diffusa dalla presidenza. "Chiediamo con forza agli Stati Uniti e alla Francia, in qualità di potenze internazionali con influenza su Israele, di esercitare la loro pressione per garantire il rispetto del cessate il fuoco e la sicurezza del nostro popolo."

Secondo quanto riferito dall'esercito israeliano, l'obiettivo dell'attacco sarebbe stato un deposito di munizioni di Hezbollah nella periferia sud di Beirut. Tuttavia, le autorità libanesi non hanno ancora confermato questa versione dei fatti e stanno valutando i danni e le eventuali vittime. La zona è stata teatro di intensi scontri durante il conflitto e la presenza di depositi di armi rimane una questione altamente sensibile.

L'incidente rischia di riaprire vecchie ferite e di compromettere ulteriormente la già precaria stabilità del Libano, alle prese con una profonda crisi economica e sociale. La popolazione, già provata dalle violenze degli ultimi mesi, vive con crescente ansia la possibilità di un nuovo scoppio di ostilità. Le Nazioni Unite hanno espresso profonda preoccupazione per la situazione, sollecitando tutte le parti coinvolte alla massima moderazione e al rispetto del cessate il fuoco.

La comunità internazionale osserva con apprensione l'evolversi della situazione. L'escalation di tensioni nella regione potrebbe avere conseguenze disastrose per la stabilità dell'intero Medio Oriente. L'efficacia dell'appello del Presidente Aoun agli Stati Uniti e alla Francia sarà determinante per evitare un'ulteriore degenerazione del conflitto. La speranza è che la pressione internazionale possa indurre Israele a rispettare la tregua e a evitare ulteriori azioni militari che rischiano di innescare una nuova spirale di violenza.

L'inazione della comunità internazionale di fronte a questi attacchi è inaccettabile. È necessario un intervento deciso e immediato per garantire la sicurezza del Libano e la stabilità della regione. Il mondo non può permettersi di assistere passivamente a una nuova guerra in Medio Oriente.

(27-04-2025 18:33)