Ascoli, clima teso: contestata panettiera per una scritta antifascista il 25 aprile.

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Ascoli, Striscioni Minacciosi contro Fornaia Antifascista: Clima Teso in Città
Ascoli Piceno è scossa da un'ondata di messaggi intimidatori diretti a una fornaia locale, rea di aver esposto uno striscione antifascista in occasione del 25 Aprile, Festa della Liberazione. La vicenda, inizialmente limitata a un'esposizione di idee, ha subito una preoccupante escalation.
"Ai forni", recitava un primo striscione apparso in città, un chiaro riferimento a un linguaggio che evoca tempi bui e minacce velate. Poco dopo, un secondo messaggio, più diretto e inquietante, è stato rivolto specificamente alla fornaia, in seguito a due controlli di polizia con identificazione, avvenuti dopo l'esposizione dello striscione il 25 Aprile.
L'episodio ha suscitato sdegno e preoccupazione in ampi settori della società civile, con numerose voci che si sono levate a condannare fermamente gli atti intimidatori. Alcuni cittadini hanno espresso solidarietà alla fornaia, sottolineando l'importanza di difendere i valori della Costituzione e la libertà di espressione.
La vicenda pone l'accento su un clima politico sempre più polarizzato e sulla persistenza di rigurgiti neofascisti in alcune aree del paese. Resta alta l'attenzione sulla situazione, con l'auspicio che le autorità competenti facciano piena luce sull'accaduto e assicurino alla fornaia la protezione necessaria.
Le indagini sono in corso per identificare gli autori degli striscioni, mentre la comunità locale si interroga sulle radici di questa ondata di intolleranza. La fornaia, dal canto suo, non ha rilasciato dichiarazioni, ma fonti vicine confermano la sua determinazione a non cedere alle intimidazioni.
La vicenda di Ascoli Piceno si aggiunge a una serie di episodi simili registrati in altre città italiane, alimentando il dibattito sulla necessità di rafforzare gli strumenti di contrasto all'odio e alla violenza politica.
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