Smentita interna al ministero Nordio sul mandato d'arresto per Putin

Smentita interna al ministero Nordio sul mandato d

Il giallo degli atti sulla CPI: scontro Nordio-Governo sulla mancata trasmissione del mandato di cattura per Putin

Una nuova, pesante tegola sul ministro della Giustizia Carlo Nordio. Dopo le polemiche per le sue dichiarazioni sulla mancata trasmissione del mandato di cattura internazionale per Vladimir Putin alla Procura di Roma, emerge un ulteriore elemento di contrasto tra il Guardasigilli e il Governo. Fonti interne al Ministero smentiscono infatti le affermazioni di Nordio, secondo cui gli atti ricevuti dalla Corte Penale Internazionale non sarebbero stati trasmessi per ragioni di competenza territoriale.

"I tecnici del Ministero - affermano le fonti - hanno già provveduto alla trasmissione degli atti alla Procura di Roma. Il ministro Nordio è stato informato della procedura, ma la sua versione dei fatti è discordante con quanto effettivamente avvenuto."

La discrepanza tra la versione ufficiale del Ministro e le informazioni provenienti dall'interno del dicastero solleva gravi interrogativi sulla gestione della delicata questione del mandato d'arresto internazionale per il presidente russo. La mancanza di trasparenza e la contraddizione tra le dichiarazioni pubbliche e l'operato concreto dei funzionari minano la credibilità del Ministero e sollevano preoccupazioni sul rispetto degli obblighi internazionali dell'Italia.

La vicenda si inserisce in un contesto già complesso, caratterizzato da una crescente tensione tra l'Italia e la Russia e da un acceso dibattito interno sulla posizione da assumere rispetto alla Corte Penale Internazionale. La decisione di non trasmettere immediatamente il mandato di cattura a Putin aveva già suscitato critiche da parte dell'opposizione, che aveva accusato il Governo di debolezza e di mancanza di coerenza.

"Questa nuova contraddizione - dichiara un esponente del Partito Democratico - conferma i dubbi sulla gestione del caso da parte del Ministro Nordio. È necessario fare chiarezza immediatamente e garantire la massima trasparenza."

Il silenzio del Governo, almeno per ora, rende ancora più nebuloso il quadro. Non è chiaro se ci saranno conseguenze politiche per il Ministro Nordio, né quali misure verranno adottate per rimediare alla situazione. La vicenda, che ha assunto dimensioni di rilievo internazionale, richiede una risposta immediata e inequivocabile da parte delle istituzioni italiane, per tutelare la credibilità del Paese e il rispetto del diritto internazionale.

L'attesa, quindi, è alta per una chiarificazione ufficiale e definitiva da parte del Governo, un chiarimento che dovrà sciogliere i nodi di questa intricata vicenda e ristabilire la fiducia nell'operato del Ministero della Giustizia.

(28-04-2025 09:30)