Marocco: due giornalisti italiani respinti al confine, obiettivo Sahara Occidentale

Espulsi dal Marocco due giornalisti italiani: Rabat accusa di ingresso illegale e attività separatiste
Due giornalisti italiani sono stati espulsi dal Marocco dopo essere stati fermati a Laayoune, nel Sahara Occidentale. Secondo il governo di Rabat, i reporter cercavano di entrare illegalmente nel territorio conteso e di "promuovere programmi separatisti". I giornalisti sono stati portati ad Agadir prima dell'espulsione.
La notizia, riportata da diverse testate internazionali, ha suscitato forti proteste da parte delle organizzazioni per la libertà di stampa. Le accuse del governo marocchino restano al momento vaghe e non sono state fornite dettagli specifiche sulle presunte attività separatiste. Non è ancora chiaro se i giornalisti fossero in possesso di accrediti stampa o di permessi di soggiorno regolari.
L'episodio riapre il dibattito sulla situazione dei diritti umani nel Sahara Occidentale e sulla libertà di informazione nella regione. Il Marocco, che considera il Sahara Occidentale parte integrante del proprio territorio, ha sempre mantenuto una posizione rigida sulla presenza di osservatori internazionali e giornalisti indipendenti. Diverse organizzazioni internazionali per i diritti umani hanno ripetutamente denunciato la restrizione della libertà di stampa e le difficoltà per i giornalisti di operare liberamente nel territorio conteso.
L'espulsione dei due giornalisti italiani solleva preoccupazioni sulla crescente repressione nei confronti di chi si occupa di tematiche legate al conflitto del Sahara Occidentale. Le autorità marocchine dovranno fornire maggiori chiarimenti sulle motivazioni dell'espulsione e sulle accuse mosse ai reporter. La comunità internazionale è chiamata a monitorare attentamente la situazione e a garantire il rispetto della libertà di stampa e del diritto all'informazione.
La vicenda richiederà ulteriori approfondimenti per comprendere appieno le circostanze dell'arresto e dell'espulsione. È fondamentale, in questo contesto, garantire il rispetto dei diritti fondamentali e la trasparenza delle azioni governative.
Si attendono ulteriori sviluppi e dichiarazioni ufficiali da parte sia del governo marocchino che delle autorità italiane.
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