Colombia: Omicidio di Alessandro Coatti, adescato online

Colombia: Omicidio di Alessandro Coatti, adescato online

Banda di rapinatori sgominata: tra gli arrestati una donna con il cellulare della vittima

Quattro arresti hanno segnato una svolta nelle indagini sull'omicidio del biologo italiano Alessandro Coatti, ucciso e fatto a pezzi in Colombia. Tra i fermati, una donna trovata in possesso del cellulare della vittima. Le autorità colombiane hanno reso noto che si tratta di una banda specializzata in rapine, che adescava le proprie vittime attraverso chat di incontri online.

Secondo le prime ricostruzioni, Alessandro Coatti sarebbe stato contattato tramite una di queste piattaforme e attirato in una trappola. L'ipotesi investigativa è che il biologo sia stato ucciso durante una rapina finita male, con una violenza inaudita che ha sconvolto l'opinione pubblica italiana. L'autopsia ha confermato la brutalità del delitto, con il corpo della vittima trovato smembrato.

La scoperta del cellulare di Coatti in possesso di una delle arrestate è stata fondamentale per accelerare le indagini. Il repertamento del dispositivo ha permesso agli inquirenti di ricostruire gli ultimi contatti e movimenti del biologo prima della sua scomparsa. L'analisi dei dati estratti dal telefono, unitamente alle testimonianze raccolte e ad altre prove, ha portato all'identificazione e all'arresto degli altri tre componenti della banda.

L'operazione, condotta in collaborazione tra le forze di polizia italiane e colombiane, rappresenta un importante successo nella lotta contro la criminalità organizzata internazionale. Le indagini, tutt'altro che concluse, proseguono per accertare eventuali ulteriori responsabilità e ricostruire con precisione la dinamica dell'omicidio. La Farnesina, attraverso il proprio consolato in Colombia, sta seguendo da vicino l'evolversi della situazione, offrendo assistenza ai familiari di Alessandro Coatti.

La notizia ha scosso profondamente la comunità scientifica italiana, che ricorda Alessandro Coatti come un brillante ricercatore e una persona stimata. La sua scomparsa prematura lascia un vuoto incolmabile, mentre la speranza è che la giustizia possa fare luce su questo terribile delitto e punire i responsabili. La vicenda sottolinea inoltre i pericoli connessi all'utilizzo delle app di incontri, invitando alla massima prudenza e alla consapevolezza dei rischi insiti in questi contesti virtuali.

Il processo inizierà nei prossimi mesi e si attendono aggiornamenti sulle accuse formali rivolte ai quattro arrestati. La collaborazione internazionale tra le forze dell'ordine si è rivelata ancora una volta essenziale per risolvere casi di tale complessità e portata internazionale.

(29-04-2025 07:15)