Amazon: zero costi dazi

Amazon: zero costi dazi

Amazon smentisce la Casa Bianca: nessun costo aggiuntivo per i dazi

Amazon ha respinto con fermezza le accuse della Casa Bianca riguardo a presunti costi aggiuntivi per i consumatori americani a causa dei dazi imposti su prodotti cinesi. In una dichiarazione ufficiale rilasciata ieri, il gigante dell'e-commerce ha affermato che non ha trasferito l'onere dei dazi sui propri clienti. La smentita arriva in risposta a dichiarazioni rilasciate da funzionari dell'amministrazione Biden che avevano indicato Amazon tra le aziende che avrebbero aumentato i prezzi a seguito delle tariffe commerciali.

La Casa Bianca aveva sostenuto che i dazi, introdotti negli anni precedenti, avrebbero inevitabilmente portato a un aumento dei prezzi al dettaglio, con un impatto diretto sul portafoglio dei consumatori. Questa affermazione, tuttavia, è stata categoricamente smentita da Amazon. L'azienda ha sottolineato l'impegno costante nel mantenere prezzi competitivi e nell'offrire ai propri clienti la più ampia scelta possibile di prodotti.

La dichiarazione di Amazon si sofferma sulla complessità delle catene di approvvigionamento globali e sul ruolo attivo dell'azienda nel mitigare l'impatto dei dazi. Si evidenzia l'utilizzo di strategie di efficienza interna e di ottimizzazione della logistica per assorbire i costi aggiuntivi senza ripercussioni sui prezzi finali. Inoltre, Amazon ha ribadito il proprio impegno nella trasparenza, promettendo di continuare a monitorare attentamente la situazione e di fornire aggiornamenti qualora si verificassero cambiamenti significativi.

Questa smentita solleva un dibattito importante sul reale impatto dei dazi sulle imprese e sui consumatori. L'affermazione di Amazon, se confermata, potrebbe mettere in discussione le analisi economiche dell'amministrazione Biden e le sue previsioni sull'inflazione. Sarà interessante osservare come la Casa Bianca risponderà a questa netta contraddizione e se fornirà dati a supporto delle proprie precedenti affermazioni. La vicenda sottolinea, ancora una volta, la complessità delle relazioni commerciali internazionali e le difficoltà nell'individuare con precisione le responsabilità e le conseguenze delle politiche protezionistiche.

La situazione rimane in evoluzione e questo articolo sarà aggiornato con eventuali sviluppi.

(29-04-2025 17:53)