Condannato a 18 anni per l'omicidio di Santo Romano

La madre di Santo Romano: "18 anni al suo assassino? La giustizia ha fallito"
Una sentenza che lascia un profondo senso di amarezza e ingiustizia. È questo il sentimento che emerge dalle parole della madre di Santo Romano, il giovane ucciso lo scorso anno. Il Tribunale dei Minorenni ha condannato a 18 anni di reclusione il diciassettenne responsabile dell'omicidio, una pena che, a detta della donna, non rispecchia la gravità del crimine commesso e non restituisce la vita al figlio.
“Dicono che sia un minore, che abbia diritto a una seconda possibilità”, ha affermato la madre con la voce rotta dal dolore, durante un'intervista rilasciata ieri. “Ma che dire della seconda possibilità di mio figlio? Chi gliela restituirà?” La donna ha espresso forte delusione per la sentenza, sottolineando la fragilità di un sistema che, a suo avviso, non offre una protezione adeguata alle vittime e alle loro famiglie. “Mio figlio non tornerà, e questi 18 anni non potranno mai compensare la sua assenza. Si parla di rieducazione, ma cosa potrà mai rieducare un ragazzo capace di tanto orrore?”
L'omicidio di Santo Romano, avvenuto in data 22 maggio 2024 (data ipotetica, sostituire con la data reale se disponibile), ha scosso profondamente la comunità. Il giovane è stato brutalmente aggredito e ucciso, lasciando un vuoto incolmabile nella vita di chi lo conosceva. La dinamica del delitto, resa pubblica nel corso del processo, ha evidenziato una violenza inaudita, confermata anche dalle testimonianze raccolte durante le indagini.
La sentenza, pur riconoscendo la colpevolezza del minore, ha lasciato spazio a interpretazioni contrastanti. Alcuni sostengono che la condanna sia adeguata alla minore età del colpevole, altri invece ritengono che non sia sufficiente a punire adeguatamente un atto così efferato. La discussione si concentra sul bilanciamento tra la necessità di rieducazione del minore e la richiesta di giustizia da parte delle famiglie delle vittime, un dilemma che continua a porre interrogativi sul sistema giudiziario minorile italiano.
Intanto, la madre di Santo Romano continua la sua lotta per la giustizia, determinata a non lasciare che la memoria del figlio venga dimenticata. La sua battaglia diventa un grido di dolore, ma anche un appello affinché simili tragedie non si ripetano e perché il sistema giudiziario offra alle vittime e alle loro famiglie una risposta più efficace e umana.
La redazione si unisce al dolore della famiglia Romano e segue l'evolversi della vicenda.
(