Gelati a soldati USA a Vicenza: la Cassazione condanna lo Stato

Gelati a soldati USA a Vicenza: la Cassazione condanna lo Stato

Gelati senza IVA per i militari USA a Vicenza: la Cassazione condanna lo Stato

Una sentenza storica della Corte di Cassazione ha stabilito che la fornitura di gelati ai militari statunitensi della base di Vicenza non rientra tra le attività “funzionali allo sforzo comune di difesa”, a differenza dell'acqua, ad esempio. Questo significa che lo Stato italiano dovrà rimborsare l'IVA indebitamente riscossa alle aziende che hanno fornito i gelati ai soldati americani.

La decisione, di grande rilevanza, apre un importante precedente giurisprudenziale in materia di agevolazioni fiscali per le forze armate alleate presenti sul territorio nazionale. La Suprema Corte ha infatti chiarito la distinzione tra beni e servizi essenziali per il sostentamento dei militari e quelli che, invece, non sono direttamente connessi allo sforzo bellico o alle attività di difesa.

Secondo i giudici, l'acqua è un bene di prima necessità indispensabile per la sopravvivenza e quindi rientra pienamente nell'ambito delle attività funzionali alla difesa. I gelati, al contrario, sono considerati un bene di lusso, non strettamente necessario per il mantenimento delle condizioni operative dei militari.

La sentenza ha suscitato un dibattito acceso. Alcuni sostengono che la decisione sia giusta e coerente con i principi di equità fiscale, evidenziando come non tutti i beni e servizi forniti ai militari debbano essere esentati dall'IVA. Altri, invece, criticano la sentenza, ritenendola troppo rigida e potenzialmente dannosa per i rapporti tra Italia e Stati Uniti in ambito di cooperazione militare.

Il caso, che ha fatto parlare per mesi, ha avuto inizio con il ricorso di alcune aziende che si occupavano della fornitura di gelati alla base militare di Vicenza. Le aziende avevano contestato il pagamento dell'IVA, sostenendo che la fornitura rientrasse tra le attività esenti, proprio come per altri beni essenziali. Il lungo iter giudiziario si è concluso con la vittoria delle imprese, grazie alla decisione definitiva della Cassazione.

La sentenza della Cassazione rappresenta un importante punto di riferimento per le future controversie in materia di esenzioni IVA per le forze armate. L'aspetto più interessante è l'introduzione di un criterio di distinzione chiaro e preciso tra beni essenziali e non essenziali per le attività di difesa, evitando ambiguità interpretative.

Resta da vedere quale sarà l'impatto di questa sentenza sulle future forniture alla base militare di Vicenza e, più in generale, sulle relazioni tra Italia e Stati Uniti in ambito di cooperazione militare. L'esito di questo caso potrebbe infatti influenzare future decisioni in materia di agevolazioni fiscali per le forze armate alleate presenti sul territorio italiano. Il Ministero della Difesa è chiamato ora a rivedere le proprie procedure di fornitura alla luce di questa nuova interpretazione della legge.

(29-04-2025 11:45)