**La cena dei potenti: Trump, Zelensky e l'ombra vaticana**

Il "Miracolo" Mancato: La Terza Sedia e l'Assenza di Putin
Il recente incontro in Vaticano ha suscitato un'ondata di reazioni, focalizzandosi sull'appello alla pace di Papa Francesco. Ma un dettaglio, apparentemente minore, ha sollevato interrogativi più ampi: la famosa terza sedia, rapidamente rimossa. Perché tanto clamore per un posto vuoto?BRL'immagine dei due leader seduti di fronte al Pontefice ha fatto il giro del mondo. Tuttavia, l'assenza di un terzo protagonista, Vladimir Putin, ha reso evidente la complessità dello scenario geopolitico attuale. BR
C'è chi ha visto nella terza sedia un simbolo di speranza, un invito implicito al dialogo. Altri, invece, hanno interpretato la sua rimozione come la constatazione di un'impossibilità, almeno per ora, di coinvolgere direttamente il Presidente russo nel processo di pacificazione.BR
Donald Trump, presente all'incontro, ha sempre sostenuto la necessità di un coinvolgimento diretto di Putin per risolvere il conflitto. L'assenza di quest'ultimo, tuttavia, ha privato l'incontro di una potenziale svolta decisiva. Zelensky, dal canto suo, ha ribadito la sua posizione in merito alle condizioni per un dialogo. BR
Il "miracolo", quindi, non si è compiuto. La terza sedia è rimasta vuota, un monito silenzioso sulle sfide immense che la diplomazia deve ancora affrontare per costruire una pace duratura. L'assenza del leader russo ha sottolineato la profonda frattura esistente e la difficoltà di trovare un terreno comune. Si tratta di una situazione delicata, dove ogni gesto, ogni assenza, assume un significato rilevante.
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