Pd: Mercato libero, stop ai favoritismi del governo

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Senatore Misiani accusa: Golden Power usato per favorire la Lega nell'affare Unicredit-Bpm

Il Senatore del Partito Democratico, Antonio Misiani, ha lanciato pesanti accuse nei confronti di Palazzo Chigi, accusando l'esecutivo di aver utilizzato in modo spregiudicato lo strumento del golden power nell'ambito della vicenda Unicredit-BPM, a vantaggio della Lega.

In un'intervista rilasciata questa mattina, Misiani ha dichiarato: “L'utilizzo del golden power su Unicredit-BPM è stato strumentale e finalizzato ad aiutare la Lega. L'esecutivo si è comportato in modo assolutamente spregiudicato, privilegiando interessi di parte a discapito del libero mercato”.

Il senatore PD ha sottolineato la necessità di un intervento immediato per ristabilire la trasparenza e l'equità nel settore finanziario. “È fondamentale che il governo eviti di intervenire in modo così pesante e direzionato a favorire un determinato soggetto politico”, ha affermato Misiani, aggiungendo: “A decidere devono essere le forze del mercato, non gli interessi di partito. Questo tipo di intervento crea un precedente pericoloso e mina la fiducia degli investitori”.

Misiani ha poi precisato che l'utilizzo del golden power in questo caso è apparso del tutto inappropriato, mancando di quelle motivazioni di sicurezza nazionale o di ordine pubblico che dovrebbero giustificare l'intervento dello Stato. “Ci aspettiamo spiegazioni chiare e trasparenti da parte del governo”, ha concluso il senatore, annunciando la presentazione di un'interrogazione parlamentare per fare luce sulla vicenda.

La questione sollevata da Misiani apre un dibattito importante sull'utilizzo dello strumento del golden power e sul rischio di strumentalizzazioni politiche. L'accusa di favoritismo nei confronti della Lega richiede una risposta puntuale da parte dell'esecutivo, che dovrà dimostrare la legittimità del proprio intervento e chiarire i criteri adottati nell'applicazione di questa delicata norma.

L'attenzione mediatica sulla vicenda è alta, e si attende con interesse la replica di Palazzo Chigi alle accuse del senatore del PD. Il caso Unicredit-BPM rappresenta un banco di prova per la trasparenza e l'imparzialità del governo nell'applicazione del golden power, strumento che, seppur necessario per tutelare gli interessi strategici del Paese, rischia di essere utilizzato in modo distorto se privo di controlli rigorosi e di un quadro normativo chiaro e preciso.

La vicenda, inoltre, solleva interrogativi sulla governance delle banche italiane e sull'influenza della politica nel settore finanziario.

(29-04-2025 01:00)