Un omaggio controverso a Ramelli: Bella Ciao e saluto romano.

Un omaggio controverso a Ramelli: Bella Ciao e saluto romano.

50 anni dalla morte di Sergio Ramelli: un ricordo diviso tra commemorazione e polemiche

Milano, 29 aprile 2024 - Cinquant'anni fa, il 29 aprile 1974, veniva brutalmente assassinato Sergio Ramelli, giovane studente di 18 anni, militante del Movimento Sociale Italiano – Giovani. La sua morte, avvenuta per mano di militanti di estrema sinistra, è ancora oggi un evento che divide e suscita forti emozioni. Quest'anno, la commemorazione si è svolta all'ombra di una grave controversia, sfociata in polemiche che hanno raggiunto i media nazionali.

La scelta di intonare “Bella Ciao” durante la commemorazione, seguita dal saluto romano da parte di alcuni partecipanti, ha scatenato un'ondata di indignazione e proteste. La contrapposizione tra i due simboli, uno della Resistenza antifascista e l'altro identificativo di un regime totalitario, ha ulteriormente accentuato le fratture già esistenti nella società italiana riguardo alla memoria storica e all'interpretazione del passato.

Il gesto, ripreso e diffuso sui social media, ha alimentato il dibattito sulla strumentalizzazione politica della memoria e sulle modalità di commemorazione di vittime di violenza politica. Molti hanno criticato la scelta di utilizzare “Bella Ciao” in un contesto così fortemente connotato politicamente e ideologicamente, evidenziando la mancanza di rispetto per la memoria di Ramelli e la potenziale banalizzazione del dolore.

Le istituzioni si trovano a confrontarsi con una sfida delicata: come conciliare il diritto alla memoria e alla commemorazione con la necessità di evitare strumentalizzazioni e di promuovere un clima di rispetto e di dialogo civile. La vicenda mette in luce le difficoltà, ancora attuali, di elaborare collettivamente il nostro passato e di costruire un futuro fondato sulla condivisione dei valori democratici.

La presenza di esponenti politici di destra alla commemorazione ha ulteriormente acceso i toni del dibattito, con dichiarazioni contrastanti e accese prese di posizione. Il silenzio di altre forze politiche ha suscitato altrettante critiche, con alcuni che hanno sottolineato la necessità di un impegno più forte nel contrasto a ogni forma di violenza politica, indipendentemente dall'ideologia di appartenenza.

Questo anniversario, quindi, non è stato solo un momento di ricordo per Sergio Ramelli, ma anche un'occasione per riflettere sulla complessità della memoria storica in Italia e sulla necessità di un confronto aperto e civile, capace di superare le divisioni ideologiche e di promuovere una più profonda comprensione del passato per costruire un futuro più giusto e pacifico. Associazione Nazionale Partigiani d'Italia e altre organizzazioni hanno espresso forti condanna per quanto accaduto.

(30-04-2025 02:19)