Braccio teso durante la commemorazione di Ramelli.
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Insulti alle note di 'Bella Ciao' - Saluto romano al corteo per Ramelli
Milano - Una giornata di commemorazione per Sergio Ramelli, lo studente del Fronte della Gioventù ucciso nel 1975, si è trasformata in un'occasione di polemica e contestazione. Durante il corteo che si è snodato per le vie di Milano, sono stati uditi insulti e improperi all'indirizzo di chi intonava 'Bella Ciao', canto simbolo della Resistenza italiana.BRBRL'episodio ha generato immediate reazioni da parte di esponenti politici e associazioni partigiane, che hanno condannato fermamente l'atteggiamento dei manifestanti. "È inaccettabile che in una città medaglia d'oro della Resistenza si assista a simili manifestazioni di odio e intolleranza," ha dichiarato ***esponente di ANPI***.BRBRIl culmine della tensione si è raggiunto quando, secondo diverse testimonianze, alcuni partecipanti al corteo avrebbero compiuto il saluto romano, gesto simbolico del fascismo, mentre risuonavano le note di 'Bella Ciao'.BRBRQuesto gesto, ripreso da numerosi presenti con i propri smartphone, è stato ampiamente diffuso sui social media, alimentando un acceso dibattito sull'opportunità di consentire manifestazioni che, a detta di molti, si pongono in contrasto con i valori costituzionali. Le forze dell'ordine, presenti in tenuta antisommossa, hanno monitorato la situazione senza intervenire direttamente per evitare ulteriori escalation. Al momento, ***nessuna dichiarazione ufficiale è pervenuta da parte della Questura di Milano.***BRBRL'eco dell'accaduto è giunta fino al Palazzo Marino, dove ***alcuni consiglieri comunali*** hanno chiesto un'indagine approfondita sugli eventi e sulle responsabilità di quanto accaduto. Resta alta la tensione in città, con il rischio di nuove contestazioni e manifestazioni nei prossimi giorni. La vicenda solleva interrogativi sulla tenuta della memoria storica e sulla capacità della società di confrontarsi con il proprio passato in maniera civile e rispettosa.
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