Governo diviso sul terzo mandato: veto di Meloni e Tajani, Calderoli difende il Friuli

Governo diviso sul terzo mandato: veto di Meloni e Tajani, Calderoli difende il Friuli

Scontro al Governo sul terzo mandato dei governatori: Calderoli sfida la Consulta

Forte tensione nel Consiglio dei Ministri sull'applicazione della sentenza della Corte Costituzionale in merito al limite dei due mandati per i governatori. Il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, ha difeso la posizione delle Regioni a statuto speciale, sostenendo che per loro le prescrizioni della Consulta non sarebbero pienamente applicabili. Questa dichiarazione ha immediatamente acceso un acceso dibattito all'interno dell'Esecutivo.

Calderoli, intervenendo direttamente con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha ribadito la necessità di una differenziazione di trattamento tra Regioni ordinarie e Regioni a statuto speciale, sottolineando le peculiarità del sistema istituzionale friulano e la conseguente impossibilità di applicare indistintamente la sentenza della Consulta. In particolare, per il Friuli Venezia Giulia, Calderoli ha affermato con fermezza: "Nessun limite al terzo mandato".

Una posizione che ha incontrato un muro di opposizione da parte di Fratelli d'Italia e Forza Italia, che hanno ribadito il principio di uguaglianza e la necessità di rispettare le decisioni della Corte Costituzionale. La Ministra della Giustizia, Carlo Nordio, e il Ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, hanno espresso chiaramente la loro contrarietà alla proposta di Calderoli, sottolineando l'importanza di evitare qualsiasi forma di disparità di trattamento tra le diverse Regioni.

La questione è dunque destinata a rimanere aperta e a generare ulteriori tensioni all'interno della maggioranza. La posizione di Calderoli, fortemente sostenuta anche da alcune forze politiche regionali, pone un interrogativo cruciale sul rispetto della sentenza della Consulta e sulla coerenza del Governo nell'applicazione delle norme costituzionali. Il dibattito potrebbe sfociare in un ulteriore confronto parlamentare, con possibili modifiche legislative che potrebbero generare nuove controversie.

Si attende ora una presa di posizione definitiva da parte della Presidente Meloni, chiamata a dirimere la controversia e a trovare una soluzione che riesca a conciliare le diverse esigenze e a garantire la stabilità del Governo.

(30-04-2025 18:01)