Nessuna tregua in Ucraina: Lavrov scettico su un cessate il fuoco di 30 giorni

Nessuna tregua in Ucraina: Lavrov scettico su un cessate il fuoco di 30 giorni

Putin insiste sulle quattro regioni ucraine: la difficile strada verso la pace

La situazione in Ucraina rimane estremamente tesa, con le dichiarazioni contrastanti tra Mosca e Kiev a complicare ulteriormente ogni prospettiva di soluzione pacifica. I media statunitensi riportano che il Presidente russo Vladimir Putin continua a insistere sulla cessione delle quattro regioni ucraine occupate – Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson – come condizione preliminare per qualsiasi negoziato di pace. Questa posizione, ribadita a più riprese dal Cremlino, sembra irrigidire ulteriormente le trattative e allontanare la possibilità di un cessate il fuoco.

"L'avvio di contatti diretti con Kiev è la nostra priorità", ha dichiarato il Cremlino, sottolineando la volontà di un dialogo, ma legandolo esplicitamente al riconoscimento della sovranità russa su quei territori. Una condizione inaccettabile per l'Ucraina, che ribadisce la propria volontà di riconquistare tutti i territori occupati dalla Federazione Russa.

Intanto, sul fronte militare, la situazione rimane critica. Secondo fonti militari ucraine, la Russia sta tentando una nuova offensiva nella regione di Sumy, nell'estremo nord-est del Paese, con l'obiettivo dichiarato di creare una zona cuscinetto. Questo nuovo tentativo di sfondare le linee difensive ucraine mette in luce la determinazione di Mosca a perseguire i propri obiettivi militari, nonostante le perdite subite e le sanzioni internazionali.

L'ambasciatore ucraino presso le Nazioni Unite, Sergiy Kyslytsya, ha denunciato la gravità della situazione, sottolineando l'importanza del sostegno internazionale per respingere l'aggressione russa. L'ulteriore escalation del conflitto rende ancora più complessa la ricerca di una soluzione diplomatica. La posizione del Cremlino, infatti, appare irremovibile, legando la pace alla cessione di territori sovrani.

Dal canto suo, il Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato: "La Russia vuole ottenere una vittoria militare, non una pace reale."

Nel frattempo, il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), Rafael Grossi, ha espresso forti preoccupazioni sulla situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dalle forze russe, sottolineando la necessità di una zona di sicurezza per prevenire un disastro nucleare. La situazione a Zaporizhzhia rappresenta un'ulteriore minaccia alla sicurezza regionale e internazionale.

Infine, il commento di Lavrov, che dichiara di non vedere possibilità di monitorare una tregua di 30 giorni, getta un'ombra ancora più pesante sulle prospettive di pace. Le dichiarazioni ufficiali da entrambe le parti sembrano allontanare, piuttosto che avvicinare, le posizioni, lasciando aperta la possibilità di una prolungata fase di conflitto.

(29-04-2025 20:50)