Vesco: "Non sono un maratoneta, questa volta si corre veloce per il voto"

Vesco: "Non sono un maratoneta, questa volta si corre veloce per il voto"

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Cardinale Vesco: "Questo voto sarà uno sprint, ma serve unità e visione"

"Ho sempre corso, nella corsa c’è libertà, respiro, anche in questi giorni corro". Parole che risuonano con una forza inattesa, quelle del Cardinale Vesco, che, in questi giorni di fervente attesa per l'elezione del prossimo pontefice, si è concesso ai microfoni per una riflessione sul futuro della Chiesa Cattolica.

Il Cardinale, soprannominato "il maratoneta" per la sua nota passione per la corsa, ha sorpreso tutti affermando: "Mi chiamano il maratoneta ma questo voto sarà uno sprint". Un'immagine potente che evoca l'urgenza e la determinazione che animano i cardinali elettori in questo momento cruciale.

Alla domanda se la Chiesa, dopo il pontificato di Francesco, potrebbe rallentare il suo processo di rinnovamento, Vesco risponde con fermezza: "Tenere insieme unità e spinta in avanti è la sfida. Non si tratta di frenare, ma di canalizzare le energie in modo costruttivo". Il Cardinale sottolinea l'importanza di unire la tradizione con la necessità di adattarsi ai tempi, senza perdere di vista i valori fondamentali del Vangelo.

E sul futuro pontefice, il Cardinale Vesco non ha dubbi: "Sarà un uomo del consenso". Un leader capace di ascoltare, dialogare e trovare punti di incontro tra le diverse sensibilità presenti all'interno della Chiesa. Un uomo che sappia guidare il gregge con saggezza e umiltà, ispirando fiducia e speranza in un mondo in continuo cambiamento. La sua dichiarazione si allinea con le speculazioni degli esperti che vedono la possibilità di un successore che possa unire le diverse fazioni e portare stabilità alla Chiesa.

Resta da vedere se la metafora dello sprint si concretizzerà in tempi brevi, e chi taglierà per primo il traguardo di San Pietro. La corsa è iniziata.

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(30-04-2025 01:00)