Vittima del Talidomide ottiene giustizia: maxi-risarcimento dopo lunga battaglia legale.

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Vittoria per un Piemontese Affetto da Sindrome da Talidomide: Riconosciuto Indennizzo a Vita
Una battaglia lunga otto anni ha finalmente portato i suoi frutti per un uomo di 58 anni residente in Piemonte.
L'uomo, nato con la sindrome da Talidomide a causa dell'assunzione del farmaco da parte della madre durante la gravidanza, ha ottenuto il riconoscimento del diritto a un indennizzo vitalizio e al pagamento degli arretrati. La notizia, accolta con grande sollievo, segna un importante precedente nella tutela dei diritti delle persone affette da malformazioni congenite.
La vicenda, complessa e dolorosa, ha visto l'uomo lottare strenuamente per vedersi riconosciuto un diritto che, sebbene sancito dalla legge, era stato a lungo negato. La sindrome da Talidomide, come noto, provoca gravi malformazioni agli arti e ad altri organi, condizionando pesantemente la vita di chi ne è affetto.
Il percorso legale, costellato di ostacoli e difficoltà, si è concluso con una sentenza favorevole che ha riconosciuto la responsabilità dello Stato e ha stabilito un risarcimento complessivo di circa un milione di euro, comprensivo dell'indennizzo a vita e degli arretrati accumulati negli anni. La somma, seppur non in grado di compensare le sofferenze patite, rappresenta un importante sostegno economico e un segno tangibile di giustizia.
La vicenda mette in luce l'importanza di non arrendersi di fronte alle avversità e di lottare per i propri diritti, anche quando la strada si presenta lunga e impervia. La vittoria dell'uomo piemontese è un esempio di resilienza e un messaggio di speranza per tutte le persone che si trovano in situazioni simili. La sentenza apre, inoltre, un dibattito sulla necessità di rafforzare i meccanismi di tutela e di assistenza per le persone affette da malformazioni congenite e per le loro famiglie.`
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