**"Palestina Libera" al Concertone: esibizione dei Patagarri infiamma le polemiche con la Comunità Ebraica.**

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Polemiche al Concertone del Primo Maggio: Canto Ebraico e Appelli per la Palestina Infiammano gli Animi
Il tradizionale Concertone del Primo Maggio a Roma si è trasformato quest'anno in un'arena di dibattito acceso, con esibizioni che hanno sollevato forti reazioni nella comunità ebraica italiana. La performance di un gruppo, che ha reinterpretato un brano della tradizione ebraica ispirato a una melodia popolare ucraina, ha scatenato l'indignazione di Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI). La Di Segni ha definito l'esecuzione "macabra", sottolineando la sua profonda contrarietà all'uso di un canto che, a suo dire, veicola un messaggio distorto e insensibile.
BRContemporaneamente, l'esibizione del gruppo Patagarri, che ha intonato "Palestina libera", ha acceso un'ulteriore controversia. La Comunità Ebraica di Roma ha espresso il proprio sdegno per l'appello, etichettandolo come "ignobile". Victor Fadlun, portavoce della Comunità, ha dichiarato che l'utilizzo del palco del Primo Maggio per veicolare messaggi politici di questa natura è inaccettabile e offende la sensibilità di chi ha subito e continua a subire violenze e discriminazioni.
BRLe polemiche si sono rapidamente propagate sui social media, alimentando un dibattito polarizzato tra chi difende la libertà di espressione artistica e chi condanna l'uso di piattaforme pubbliche per veicolare messaggi percepiti come offensivi o politicizzati. La RAI, organizzatrice dell'evento, non ha rilasciato al momento dichiarazioni ufficiali in merito alle controversie.
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